ROMA – ''Noi ci siamo messi al servizio, senza mai mettere il cappello sopra, di iniziative che devono necessariamente avere la loro libera espressione'', come quella della promozione dei quattro quesiti referendari. Cosi' risponde il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a chi gli fa notare che in un primo momento il suo partito non e' stato tra i promotori dei referendum.
Ma, rivendica Bersani, ''credo che una mano l'abbiamo data'', mettendosi ''al servizio della societa' civile''. Perche', spiega il segretario, ''mi prendo la responsabilita' di vedere nel futuro di questo Paese anche un ruolo dei partiti che conoscano la loro funzione'' e lascino, quando occorre, la liberta' di iniziativa ai cittadini.
''Dopo aver dato una mano'' per il successo dei referendum, sottolinea Bersani, ''adesso tocca a noi tradurre questo risultato in buona politica''.