Referendum, Bersani: “Io e Renzi idee opposte di democrazia, ma non farò campagna per no”

Referendum, Bersani: "Io e Renzi idee opposte di democrazia"
Referendum, Bersani: “Io e Renzi idee opposte di democrazia”

ROMA – “Io e Renzi abbiamo due idee opposte della democrazia ma sul referendum non farò campagna per il no”. Lo afferma Pier Luigi Bersani a Repubblica e alla Stampa, ribadendo la sua contrarietà alla riforma costituzionale. Ma l’ex segretario, nelle interviste, spiega che a differenza di Massimo D’Alema lui non farà campagna attiva per il no, un risultato che, come annunciato dal premier mesi fa,  porterebbe Renzi alle dimissioni.

“Poi vediamo cosa succede con la legge elettorale”, dice a Repubblica, “ma se mi chiedono come voto, dico quello che penso. Questo è legittimo, giusto?”. L’ ex segretario del Pd spiega che non farà “campagna per il No. Il mio voto vale uno, non cerco seguaci. Rispondo solo alla domanda, quando me la fanno. Non tutti i comunisti votarono per l’ aborto, ma il giorno dopo erano ancora comunisti; non tutti i democristiani votarono per la Repubblica, e il giorno dopo erano democristiani. Che razza di problema c’è?”.

Cambiare l’ Italicum per paura dei 5 stelle? “Quello è un motivo che spinge molti”, osserva Bersani, “lo dicessero! Io non ne ho bisogno. Ho sempre pensato che la riforma del Senato e l’ Italicum insieme fossero una piegatura della democrazia un po’ pericolosa. Non va bene che con il 25 per cento un partito prende tutto e forma un Parlamento di nominati. Lo vogliamo capire che è un sistema sbagliato, dannoso, che alla gente dobbiamo ridare invece un’ occasione di scelta, che devono sentirsi più rappresentati, non meno? Lo vogliamo capire che così crescono i populismi?”.

“Io e Renzi abbiamo due idee diverse di democrazia, perché lui è per la semplificazione estrema”, spiega alla Stampa, queste due idee “possono convivere in un grande partito: anche perché è un dibattito che c’è in tante parti del mondo”. Cambiare l’ Italicum un’impresa ardua? “Andiamo, se c’è la volontà politica, si può cambiare prima del referendum, in due mesi: come fece l’ altra volta Renzi con la fiducia”.

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