Referendum, la Lega: “Bossi non andrà a votare”

ROMA – “Umberto Bossi non dovrebbe andare a votare”, spiega il presidente dei deputati della Lega, Marco Reguzzoni, interpellato a Montecitorio. La Lega, fa sapere il deputato, lascerà “libertà di coscienza” agli elettori sui quattro quesiti: “Ciascuno deciderà come meglio crede su nucleare, legittimo impedimento e acqua”.

Carlo Giovanardi, invece, attacca a tutto campo i Referendum, li definisce un “guazzabuglio che non ha nessun legame con le questioni di merito e una presa in giro degli elettori”. Il sottosegretario alle politiche per la famiglia dice: “Non vado a votare, siamo alle comiche finali”. E attacca il terzo polo: “Quelli dell’Udc e di Fli hanno voluto queste norme e oggi dicono che vanno a votare no, favorendo così i sì”.

Quanto poi al segretario del Pd, “Bersani era per la privatizzazione della gestione dell’acqua, adesso vota contro quello che prima aveva sostenuto. Se fossi cinico- prosegue Giovanardi- dovrei votare sì, perché qualunque prossimo governo si troverà preclusa la possibilità di fare anche ricerca sul nucleare, questo referendum è una pietra tombale”.

Gianfranco Fini non parla di quesiti ma sostiene l’importanza della partecipazione. “Ci sono mille modi per andare a votare, e Napolitano ha detto che andrà a farlo perché è un suo diritto”, ha detto il presidente della Camera.

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