Referendum, caso matite “non indelebili”. Da Pelù e Salvini alle denunce

Referendum, caso matite: "Non sono indelebili". Da Pelù a Salvini...
Referendum, caso matite: “Non sono indelebili”. Da Pelù a Salvini… (foto Ansa)

ROMA – Sul Referendum costituzionale scoppia il caso matite. Si moltiplicano sui social network le denunce per matite non indelebili, matite cancellabili che secondo i complottisti del web possono alterare i risultati del voto. Ma la faccenda in poche ore e diventata seria e anche il Codacons ha annunciato un esposto al Ministero dell’Interno e a 140 Procure della Repubblica di tutta Italia. “Da tutta Italia stanno arrivando segnalazioni circa la presenza nei seggi di matite non indelebili che verrebbero utilizzate per il voto al referendum costituzionale – spiega il presidente Carlo Rienzi – Denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione, per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare e/o modificare anche i voti sulle schede elettorali. Il Ministero dell’Interno ha però negato: “Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”. Le “Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti”.

Dopo alcune denunce di comuni cittadini, arriva anche quella del cantautore toscano Pierò Pelù che su Facebook scrive: “La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio. Fatelo pure voi è un vostro diritto! #DavideConGolia #Eutòpia”. Pelù ha pubblicato anche copia della denuncia presentata al seggio. Il suo post, in un’ora, ha già 25mila ‘reazioni’, 32mila condivisioni e 2,9mila commenti. Alcuni spiegano che è normale si cancelli sulla carta comune, mentre sulla scheda resta comunque evidente l’intenzione di voto.

Ma anche Matteo Salvini ha denunciato: “Pazzesco! Cominciano ad arrivare segnalazioni (le prima da Roma e Mantova) di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma! Irregolarità che sono state verbalizzate e in vari casi denunciate a Polizia e Carabinieri”.”Se anche nel vostro seggio verificaste irregolarità (potete chiedere una prova al presidente del seggio prima di entrare in cabina) segnalatecelo! Occhi aperti e massima vigilanza. Non facciamoci fregare!” è l’appello che lancia agli elettori. “Non usate però matite portare da casa, biro o altri materiali, ovviamente, ma verificate semplicemente la regolarità delle matite del seggio (che in teoria dovrebbero essere copiative e dunque non cancellabili)”, conclude Salvini.

 

Il caso Isernia.

Una matita identica a quelle copiative regolamentari usate per le votazioni ma più sottile. Così un’insegnante, insospettita, ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda referendaria nell’urna e si è accorta che il segno non era indelebile, segnalando il caso alla sicurezza sul posto. È intervenuta anche la Digos. Le matite, si è appreso, sono state sequestrate e sostituite con matite copiative. Il fatto è accaduto al seggio n.17 dell’Istituto d’Arte di Isernia. Il seggio è rimasto chiuso una quindicina di minuti, poco dopo le 14,00, quando sono intervenuti alcuni funzionari della Prefettura di Isernia. “Sono entrata nell’urna, al seggio 17 dell’Istituto d’Arte di Isernia, facendo molta attenzione ai particolari e mi sono accorta che la matita era più sottile ma identica a quelle usate per le votazioni”, racconta l’insegnante che ha segnalato il caso, Rita Farricelli, 60 anni. Le operazioni di voto al seggio sono regolari e, fino alla segnalazione, avevano votato 130 persone.

Denuncia dei Verdi a Napoli.

A Napoli è intervenuta anche la polizia in un seggio, sollecitata da una elettrice, dopo le discussioni relative all’utilizzazione delle matite per il voto al referendum il cui tratto, secondo diverse denunce, può essere cancellato. Lo riferisce il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, il quale spiega: “Sollecitati da decine di cittadini siamo andati nel seggio 6, nell’Istituto Palizzi, per verificare se davvero il voto espresso con le matite fornite possa essere cancellato e, effettivamente, abbiamo constatato che ci sono state diverse denunce del genere, proteste e una segnalazione, quella della signora A.A., è stata anche verbalizzata dal presidente di seggio, come abbiamo controllato”. “Così come chiesto da tanti cittadini, non si capisce perché si continuino a fornire le matite per il voto invece di usare strumenti non cancellabili così facilmente” aggiunge Borrelli. “La signora che ha fatto verbalizzare la denuncia, dopo aver fatto intervenire la polizia, ha anche detto che andava a denunciare il tutto in Questura” conclude.

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