Comitato referendario per l’acqua pubblica: “Il no election day costerà 400 milioni di euro”

ROMA – ”Quella del mancato accorpamento con le elezioni amministrative è una decisione sconcertante, che ‘brucia’ 400 milioni di euro e di cui il Governo dovrà dar conto ai cittadini”. Così il Comitato referendario ”2 sì per l’acqua bene comune” ha commentato in una nota la decisione del Consiglio dei ministri di fissare la data per il voto referendario nei giorni 12 e 13 giugno.

”Non si illuda la maggioranza, porre i referendum a metà giugno non scoraggerà gli italiani dall’andare al voto. Il Comitato Referendario è certo del successo referendario, del raggiungimento del quorum e della vittoria dei Sì per l’acqua bene comune”.

Infine l’appello per la manifestazione nazionale: ”Il 26 marzo tutte le italiane e tutti gli italiani sono invitati alla grande manifestazione per l’acqua a Roma, per gridare a tutti che un’altra Italia è possibile”.

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