VENEZIA – Le accuse sul numero dei partecipanti (100 mila secondo gli esperti, 2,36 milioni secondo loro) non toccano più di tanto gli organizzatori del referendum sull’indipendenza del Veneto, che ora puntano ad arrivare quanto prima a una consultazione ufficiale per staccare la regione dal resto d’Italia, approvando il progetto di legge regionale 342 e poi organizzando il referendum su tutto il territorio.
Riunire tutti i separatisti sotto un’unica bandiera: è nato con questo primo obiettivo il Comitato “Veneto indipendente”, presentato nella sede del Consiglio regionale del Veneto, dal presidente Palmarino Zoccatelli, dal vicepresidente Sandrino Speri, dal capo delegazione della Lega all’Europarlamento Lorenzo Fontana e dal vice capogruppo regionale Paolo Tosato.
“Originatosi dall’iniziativa di vari movimenti politici, culturali, identitari e sindacali veneti, tra i quali la Lega
che è e rimane un importante punto di riferimento per molti cittadini veneti, il Comitato intende operare per contribuire a raggiungere quanto prima l’indipendenza del Veneto, tramite diverse iniziative – spiega Zoccatelli -. Innanzitutto puntiamo a convincere i consiglieri regionali della bontà della causa indipendentista e ad approvare quanto prima il progetto di legge 342 per indire una consultazione referendaria ufficiale da parte della
Regione. Non vogliamo che l’enorme consenso popolare raccolto nei gazebo leghisti e dal plebiscito digitale via internet della scorsa settimana vada disperso o vanificato”.“Le centinaia di migliaia di voti nel sondaggio via internet – prosegue Fontana, alla luce dei risultati della consultazione online, senza valore di ufficialità, resi noti da Plebiscito.eu – ma anche le firme raccolte dalla Lega dall’inizio di marzo, debbono ora tradursi in una iniziativa ufficiale che senza alcun sospetto o ombra porti i veneti alle urne in tutto il territorio. Il Comitato, in preparazione a questo, promuoverà iniziative in tutte le piazze per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulle ragioni della causa indipendentista”.