Regionali Calabria, liste poco “pulite”: a rischio 21 candidati

Pubblicato il 16 Marzo 2010 - 10:21 OLTRE 6 MESI FA

Agazio Loiero

In Calabria i candidati alle regionali sospettati di collusione con la ‘Ndrangheta sono 21: di questi 16 sono nelle liste che appoggiano il candidato di centrodestra Giuseppe Scopelliti, 5 sostengono invece il governatore uscente Agazio Loiero (candidato per il centrosinistra).

Queste 21 candidature sono ora a rischio perché devono passare il “vaglio” dell’Antimafia, che sta controllando tutte le liste elettorali per verificarne la trasparenza. L’Antimafia ha infatti sottoscritto con i partiti un Codice etico delle candidature.

Negli ultimi anni la politica calabrese è stata sottoposta  a numerose inchieste che ne svelavano i rapporti con la criminalità organizzata: basti pensare all’inchiesta “Why not”, condotta da Luigi De Magistris, che ha coinvolto anche Loiero (recentemente assolto). Oppure basti pensare che metà dei consiglieri regionali sono o sono stati indagati per legami con la ‘Ndrangheta.

L’ultimo nome venuto allo scoperto è quello di Pasquale Tripodi, ex assessore regionale in quota Udeur e attuale capolista dell’Udc a sostegno di Scopelliti. Tripodi è stato tirato in ballo dal pentito Cosimo Virgiglio, interrogato dai magistrati durante il processo contro le cosche Piromalli e Molè, egemoni nella Piana di Gioia Tauro. Nello stesso processo si parla anche dei possibili brogli elettorali nella Circoscrizione America Latina per le politiche del 2008.

Il 16 ottobre 2005 la ‘Ndrangheta decise di lanciare un forte segnale al mondo politico a Locri, dove fu ucciso Francesco Fortugno: il consigliere regionale fu assassinato durante le primarie del centrosinistra in vista delle politiche dell’anno successivo. Loiero ha sempre sostenuto che si era trattato di un’intimidazione diretta a lui.