Regionali Calabria, trionfo Scopelliti: Loiero paga per sanità e ‘Ndrangheta

Giuseppe Scopelliti

La Regione Calabria passa al centrodestra. Il candidato del Pdl Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, ha sbaragliato Agazio Loiero del Pd.

Il centrosinistra paga i problemi della sanità, con il deficit in costante aumento, e quelli della criminalità, visto che la ‘Ndrangheta ha un peso sempre crescente sul territorio. Infatti ben 59 candidati sono “in odore” di collusione con l’organizzazione criminale.

Il centrosinistra paga anche la “scissione” dell’Italia dei Valori, che ha presentato (caso unico in tutta Italia) un candidato autonomo: si tratta dell’imprenditore ittico Pippo Callipo.

Problemi della regione. I tre grossi nodi che il nuovo presidente dovrà sciogliere sono la sanità, la ‘Ndrangheta, gli elevati costi della politica.

Per quanto riguarda la sanità, la Calabria è la “maglia nera” tra le regioni al voto: è la Regione con i peggiori servizi sanitari, è la Regione dalla quale i pazienti scappano di più per andare a curarsi altrove. E la situazione è ulteriormente peggiorata negli ultimi 5 anni.

Secondo problema, la ‘Ndrangheta: il suo peso è molto forte e ha contaminato anche gli apparati politici. Infatti uno dei temi “caldi” durante la campagna elettorale è stato quello delle “liste pulite”: ben 59 candidati sono indagati o rinviati a giudizio. Una cifra senza eguali nelle altre regioni italiane. Angela Napoli, deputato calabrese del Pdl, ha detto che non andrà a votare.

Punto terzo, i costi della politica. La Calabria è la regione in cui il governatore guadagna di più e in cui anche i consiglieri regionali sono i meglio retribuiti. Nella classifica degli assessori, invece, la Calabria si piazza “solo” seconda, alle spalle della Campania.

Il centrosinistra, che ha perso la regione, deve fare i conti con le spaccature al suo interno. Le divisioni intestine sono desumibili da due episodi: la corsa solitaria dell’Idv con Pippo Callipo (unico caso in Italia per il partito di Di Pietro) e il balletto “primarie sì primarie no” per la scelta del candidato presidente. Alla fine Loiero l’ha spuntata alle primarie, ma il suo nome ha scontentato molti esponenti del Pd.

Candidati e campagna elettorale. Nel 2005 Loiero era stato eletto presidente della Regione alla guida della coalizione de L’Unione: Loiero ottenne il 59% dei voti e distanziò nettamente il candidato del centrodestra, l’ex sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.

La ricandidatura di Loiero non è stata automatica. Infatti il Pd, per ottenere l’appoggio dell’Udc, aveva inizialmente pensato di sostenere il deputato centrista Roberto Occhiuto. Ma alla fine all’interno del Pd calabrese prevalse la “corrente” che voleva le primarie. E l’Udc si è accordata con il candidato di centrodestra Giuseppe Scopelliti.

Il principale sostenitore delle primarie è stato proprio Loiero. Il 16 gennaio il governatore “benedisse” la possibile alleanza con l’Udc, ma “sconfessò” la possibilità di «cedere la presidenza» ai centristi. Il giorno successivo il presidente in carica si disse pronto a candidarsi anche da solo.

Le primarie si sono svolte il 14 febbraio: Loiero ha ottenuto il 65%, sbaragliando il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, e il consigliere regionale Brunello Censore.

Il centrosinistra deve fare a meno anche dell’Italia dei Valori: già ad agosto il partito di Di Pietro manifestò l’intenzione di portare avanti il nome di Pippo Callipo. L’imprenditore del settore ittico si è distinto per le sue battaglie sulla legalità: quand’era presidente della Confindustria calabrese denunciò pubblicamente il racket della ‘Ndrangheta. Il suo nome sarebbe stato suggerito dall’europarlamentare Luigi De Magistris. Lo stesso De Magistris ha invece indagato su Loiero quando era pm a Catanzaro.

Il centrodestra ha invece scelto di candidare il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti. Coordinatore regionale del Pdl dal 2008, la sua candidatura è stata ufficializzata il 16 dicembre. In un primo momento si era fatto il nome di Bernardo Misaggi, ortopedico che aveva operato al femore la “signora Rosa”, madre di Silvio Berlusconi.

Ex segretario nazionale del Fronte della Gioventù, Scopelliti è attualmente al secondo mandato come primo cittadino: secondo un sondaggio pubblicato a gennaio dal Sole 24 Ore, è il sindaco più amato d’Italia assieme a Chiamparino e Tosi.

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