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Regionali, Casini: “Se Pdl rompe accordi, no al Lazio”

di luiss_smorgana |17 Gennaio 2010 10:24

Non intende rompere l’accordo raggiunto nel Lazio per sostenere la candidata del Pdl Renata Polverini, ma «se il Pdl prende una decisione inaccettabile, se ridiscute gli accordi su scala nazionale, è chiaro che ci saranno conseguenze ovunque, sia pure a malincuore».

A parlare è il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, in un’intervista al Corriere della Sera, in cui minaccia di far saltare l’intesa nel Lazio e non si placherà «il furore dei falchi leghisti». Casini raffredda le voci sul possibile asse dell’Udc con Gianfranco Fini: «È gossip, una baggianata». In Puglia sono previste le primarie del Pd e Casini precisa che è escluso che l’Udc partecipi o voti: «Il massimo che possiamo fare è aspettare» e, se vince Nichi Vendola, «la possibilità che io confermi l’alleanza è zero, sottozero. Saremmo dei buffoni».

Casini spiega che non ci sono motivi di polemica con il Pdl ma solo con la Lega che «prima ha imposto la nostra cacciata dalla coalizione, poi ha egemonizzato la politica del governo, ha succhiato le presidenze del Nord e ora, pretende che non facciamo accordi neanche in altre aree territoriali, il tutto in una grande coerenza con il federalismo».

Infine, il leader dell’Udc spiega di non paragonarsi a Craxi, ma di avere solo ricordato come il leader socialista abbia «difeso con forza l’autonomia del socialismo italiano alleandosi differentemente tra regione e regione».

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