Emma Bonino parla con entusiasmo della manifestazione di sabato 13 marzo e punta il dito contro il Tg1 di Augusto Minzolini, reo di non essersi “accorto della sua presenza” al corteo di Roma. Per la candidata alle prossime elezioni regionali nel Lazio «la manifestazione di sabato, al di là delle solite polemiche sui numeri, doveva essere non tanto di protesta ma soprattutto di proposta di nuovo inizio di riscossa democratica e di speranza. E a me è sembrato che questa proposta di un nuovo inizio sia stata una impostazione accettata molto bene dalla piazza, almeno dal calore che ho ricevuto di ritorno. Solo il tg1 non si è nemmeno accorto della mia presenza».
Parlando ai microfoni di Radio Radicale la Bonino ha aggiunto: «So che la discesa in campo del Presidente del Consiglio nel Lazio non è stata apprezzata da tutti gli alleati del centrodestra quindi staremo a vedere nei prossimi giorni, ma indubbiamente la scorsa settimana le due iniziative e i toni del presidente oltre che il travisamento letterale della realtà dei fatti e di quanto avvenuto davano questa nettissima impressione. Poi vedremo se nei prossimi giorni la situazione muterà. D’altra parte è un po’ il modello Sardegna, quando il presidente scende in campo poi non c’é spazio per altri».
La Bonino, poi, ha spiegato che non seguirà l’esempio di Renata Polverini presente domenica 14 marzo nella curva nord dello stadio Olimpico tra gli Irriducibili della Lazio. «Francamente non l’ho previsto – ha detto la candidata alla presidenza della Regione Lazio per il centrosinistra – ma ognuno poi fa la campagna elettorale pensando a chi può convincere meglio, ognuno fa campagna elettorale dove ritiene che il suo messaggio possa passare meglio. Noi abbiamo fatto altro tipo di scelte e dopo di che vedremo chi ha più forza di convinzione».