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Regionali Lazio: la candidatura della Bonino divide il Pd

di Alessandro Avico |8 Gennaio 2010 11:48

Il Pd non ha sciolto il problema del proprio candidato nelle regionali del Lazio. Giovedì, a precisa domanda su cosa ne pensasse della candidatura di Emma Bonino, il segretario Pierluigi Bersani se l’è cavata con un diplomatico: ”Non abbiamo pregiudiziali a candidati esterni al nostro partito: entro pochi giorni verificheremo questa e altre possibilità”. Il sostegno alla Bonino appare quindi probabile (non fosse altro perchè sul fronte del centrodestra la campagna elettorale di Renata Polverini è già a pieno regime) ma non sicuro. A puntare i piedi è una parte del Pd.

Un esplicito altolà arriva da Pierluigi Castagnetti, autorevole esponente degli ex Margherita: ”Il sostegno alla candidatura Bonino deve essere discusso nella Direzione. Se ciò non avvenisse, sarebbe un clamoroso errore: configurerebbe un divorzio definitivo con l’elettorato cattolico, perdipiù in una regione particolare come il Lazio”. Il riferimento al Vaticano è chiaro. Castagnetti fa inoltre intuire che le conseguenze di un appoggio alla Bonino potrebbero rasentare la rottura interna.

Con Castagnetti e’ d’accordo l’onorevole Enzo Carra: ”Per perdere le elezioni nel Lazio Emma Bonino va bene. Sono un grande ammiratore della Bonino, è molto brava e preparata ma così si perde”. Ancora più netta la posizione dell’onorevole Paola Binetti: ”Il sostegno del Pd a Emma Bonino sarebbe per me una ragione forte per andare via. Quella candidatura non va bene, è anticlericale”. L’esponente cattolica auspica una candidatura che sia ”la sintesi tra le sensibilità diverse presenti nel partito: Linda Lanzillotta è laica ma non anticlericale o laicista, Enrico Letta, ha una solida formazione cattolica”.

Più possibilisti i senatori cattolici Maria Pia Garavaglia e Lucio D’Ubaldo. ”Sono stato tra i primi a proporre il nome di Emma Bonino. Sarebbe una risposta autorevole, con provate e riconosciute capacità di governo. Il Pd non può comunque cancellare la strategia assunta finora: si vince sempre al centro e si perde quando si umilia la sensibilità dei credenti”, precisa D’Ubaldo.

Giuseppe Fioroni, ex ministro della Pubblica istruzione, esponente della minoranza del Pd, ci tiene a precisare: ”Il voto cattolico si conquista con rigore e serietà e questo vale anche per Emma Bonino. Ci vuole umiltà, per scansare l’illusione che basti una battuta per risolvere un problema politico”.

Non è perciò scontato il sostegno del Pd alla leader radicale. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, continua a incontrare molti esponenti del Pd del Lazio. Alcune indiscrezioni sull’esito di queste consultazioni non escludono lo svolgimento delle primarie tra diverse ipotesi di candidatura per evitare ulteriori conflitti con i cattolici del partito.

Sul Pd del Lazio preme pure Antonio Di Pietro: ”Con Bersani ho parlato ma sinceramente devo dire che non ho capito cosa ha detto. Il nostro è un ultimatum: siamo pronti a rinnovare l’alleanza”. L’Idv non ci sta a essere considerato una sorta di alleato di ripiego, dal momento che il Pd ha visto sfumare l’intesa con l’Udc.

Mentre la discussione agita il Pd, l’Udc ha ufficializzato il sostegno a Renata Polverini con una conferenza stampa congiunta di Lorenzo Cesa, segretario del partito, e della candidata del centrodestra. Questo accordo è uno smacco per il Pd che ha cercato di stringere un patto con l’Udc a livello nazionale a iniziare da Lazio e Puglia.

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