Regionali, M5S secondo partito: mai così bene alle amministrative e senza Grillo

Regionali, M5S mai così bene alle amministrative...e senza Grillo
Regionali, M5S mai così bene alle amministrative…e senza Grillo

ROMA – Dal 12% fino al 25%, in alcuni casi anche insidiando candidati forti: il M5S è il secondo partito, esce bene dalle elezioni in sette Regioni e lo fa dopo una campagna elettorale non monopolizzata da Beppe Grillo.

Altri volti si sono imposti, soprattutto in tv, a partire da Luigi Di Maio. Alle amministrative il M5S non ha mai fatto così bene. Nelle Marche è il secondo partito, in Liguria per poco non ha insidiato la candidata di centrosinistra, Raffaella Paita, seconda dietro Giovanni Toti. In Puglia la candidata grillina ha ottenuto il 18,1%, arrivando seconda complice lo sfaldamento del centrodestra, diviso tra il candidato di Raffaele Fitto e quello di Forza Italia. Smentito il trend che vedeva il M5S in genere arrancare proprio nelle elezioni locali. Ecco i risultati Regione per Regione:

Liguria

G. TOTI (FI) 34,5% R. PAITA (PD) 27,9% A. SALVATORE (M5S) 24,9%

Veneto

L. ZAIA (LEGA) 50,4% A. MORETTI (PD)  22,8% J. BERTI (M5S) 11,8% F.TOSI (EX LEGA) 11,6%

Campania

V. DE LUCA (PD) 40,9% S. CALDORO (FI) 38,3% V. CIARAMBINO (M5S) 17,8%

Toscana

E. ROSSI  (PD) 48,00% C. BORGHI (LEGA) 20% G.GIANNARELLI (M5S) 15%

Puglia

M. EMILIANO  (PD) 47,4% F.SCHITTULLI (EX FI) 18% A. LARICCHIA (M5S) 18,2%

Marche L. CERISCIOLI  (PD) 41,1% G. MAGGI (M5S) 21,8% F.ACQUAROLI (LEGA) 19%

Umbria

C. MARINI (PD) 42,8% C. RICCI  (FI) 39,3% A.LIBERATI (M5S) 14,3%

Luigi Di Maio dà ovviamente una lettura nazionale del risultato: “Dati simili – afferma – ci indicherebbero come una forza politica che punta al governo. Dobbiamo aspettare gli scrutini e vedere anche i risultati di lista in Campania (aveva detto quando i risultati erano ancora provvisori, ndr), pensando in prospettiva ad elezioni con l’ Italicum”. Sì, proprio l’Italicum che manda al ballottaggio le prime due liste che escono dal primo turno. La legge elettorale tanto osteggiata offre quindi molte più possibilità al Movimento 5 Stelle, sempre che il centrodestra non trovi una soluzione all’attuale frammentazione.

Parlando del nuovo atteggiamento del Movimento, molto più presente in tv, Di Maio spiega il cambio di strategia: “Ci siamo andati per comunicare ciò che abbiamo fatto in questi anni” e rileva che c’ è “meno pregiudizio sia da parte nostra che da parte dei giornalisti. C’ è maggior rispetto”. E in campagna elettorale “abbiamo fatto molti più incontri sui singoli tempi”, è stato “un ritorno alle origini”.

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