Regionali Puglia, Emiliano: “Pronto a candidarmi”

Il sindaco di Bari Emiliano
Il sindaco di Bari Emiliano

Dopo lunghe settimane di indecisione, Michele Emiliano ha sciolto le riserve ed è pronto a candidarsi per il ruolo di governatore della Puglia. Il nome deil sindaco di Bari è stato più volte indicato dagli esponenti del Pd quale candidato “ottimale” per il centrosinistra in vista delle elezioni regionali del marzo 2010.

Il 26 dicembre Michele Emiliano, presidente dell’assemblea regionale del Pd della Puglia, ha deciso di dare la sua disponibilità a candidarsi: «Accoglierò la decisione del mio partito senza porre condizioni».

L’assemblea regionale del Pd si riunirà il 28 dicembre per indicare in maniera definitiva il candidato presidente alle prossime regionali.

Sul nome di Emiliano avevano insistito in particolare Massimo D’Alema e il segretario del Pd pugliese Sergio Blasi, che nei giorni scorsi aveva ribadito la “necessità” di candidarlo per tentare di allargare la coalizione anche a Udc e Io Sud.

Emiliano, da parte sua, aveva in un primo momento negato di volersi candidare, visto che ha ribadito più volte il proprio apprezzamento per l’attuale governatore Nichi Vendola; negli ultimi giorni il cambio di rotta, con il primo cittadino che ha chiesto l’abrogazione della legge regionale che gli imporrebbe le dimissioni da sindaco prima della candidatura.

Il sindaco di Bari ha spiegato che sono state «fondamentali» le dichiarazioni fatte nella giornata del 24 dicembre dal segretario regionale del Pd, Sergio Blasi e dal capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Maniglio, che hanno respinto al mittente la nota con cui il giorno precedente «14 consiglieri, per un totale di 7 sigle, hanno voluto aprire un fronte polemico con il Pd».

Il riferimento era alla indisponibilità dichiarata da questi 14 consiglieri a votare favorevolmente l’emendamento con il quale si intende modificare la legge elettorale, facendo venir meno il principio della ineleggibilità dei sindaci e dei presidenti delle Province. Una posizione che, secondo Blasi e Maniglio, rappresenta «il tentativo maldestro di condizionare pesantemente il dibattito interno al Pd in vista dell’assemblea regionale di lunedì 28 dicembre».

«Ho capito – ha detto Emiliano – dalle dichiarazioni di Blasi e di Maniglio che è stato compreso il problema, che è quello di dare continuità amministrativa alla città di Bari, una città che non si può scontentare o danneggiare e a me questo basta, non pongo più condizioni».

L’emendamento con il quale dovrebbe essere cassata dalla legge elettorale la ineleggibilità di sindaci e presidenti di Province sarà discusso dal Consiglio regionale nella seduta del prossimo 19 gennaio. Se l’emendamento dovesse passare in aula, ed Emiliano dovesse vincere le elezioni, la gestione del Comune sarebbe affidata al vicesindaco di Bari, Alfonso Pisicchio (ex Italia dei Valori, ora passato con Rutelli), e lo stesso vicesindaco avrebbe tempo un anno per portare Bari alle nuove elezioni.

Contro l’emendamento si sono schierati anche i consiglieri dell’opposizione di centrodestra e anche assessori regionali del Pd. Oltre che, naturalmente, lo stesso attuale presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

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