Regionali Veneto, Udc e Galan contro la Lega: segnali di crisi nel centrodestra?

Giancarlo Galan
L'attuale presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan

Pdl e Lega appoggeranno Luca Zaia nelle elezioni regionali in Veneto, che si terranno l’anno prossimo. La candidatura del ministro leghista dell’Agricoltura ha suscitato la sdegnata reazione di Galan: l’attuale governatore ha infatti annunciato che è pronto a correre da solo, se non avrà il sostegno delle forze politiche che lo hanno supportato finora. E ha subito trovato una spalle nell’Udc: il segretario nazionale Cesa ha detto che è pronto a formare un “listone” insieme a Galan.

Questi due dati mettono in luce alcune questioni sugli equilibri del centrodestra: innanzitutto l’importanza sempre maggiore della Lega. Il Carroccio è una risorsa politica fondamentale per l’attuale governo, perchè garantisce in Parlamento la maggioranza necessaria ad attuare le riforme care al presidente del Consiglio Berlusconi. Il prezzo da pagare è qualche concessione, sia in termini di provvedimenti legislativi (federalismo fiscale, leggi sull’immigrazione), che nella scelta dei candidati per le elezioni amministrative, come dimostra il sostegno a Zaia in Veneto.

Altro dato da non sottovalutare è la posizione dei moderati, che preferiscono tenersi un po’ alla larga dalla Lega e dai suoi eccessi. In quest’ottica sono interessanti le mosse dell’Udc: il partito di Cesa e Casini ha prima deciso di presentarsi da solo alle elezioni politiche del 2008, e ora annuncia di appoggiare Galan nella corsa alla Regione Veneto. Emblematiche le parole del segretario nazionale: «lavoriamo per una lista aperta a tutti coloro che non vogliono diventare leghisti».

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