Regione Lazio, arriva maxiemendamento: bagarre in consiglio

OMA, 05 AGO – E' bagarre nell' aula del Consiglio regionale del Lazio sull'ordine dei lavori nella discussione dell'assestamento di bilancio: dopo una lunghissima sospensione dei lavori, la giunta ha calato, tra le vive proteste dell'opposizione, un maxiemendamento tecnico agli articoli 1-8 della proposta, un testo che sara' lo scheletro per un maxi-subemendamento nel quale saranno contenuti, a quanto spiegano i consiglieri di maggioranza, i 48 articoli del collegato di bilancio, piu' alcune norme aggiuntive.

Il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese ha sospeso la seduta, dando tempo fino alle 23,10 per la presentazione dei subemendamenti, fissando alle 23,40 la ripresa dei lavori. La decisione ha suscitato la rivolta dell' opposizione che al momento della riapertura, per bocca tra gli altri dei capigruppo Claudio Moscardelli (Pd), Luigi Nieri (Sel) e Vincenzo Maruccio (Idv) aveva chiesto di sospendere la seduta e riaggiornarla a domattina.

''Non ha davvero senso – ha detto l'esponente Pd – proseguire in queste condizioni per rispetto di dipendenti e consiglieri''. Durissimo Maruccio nei confronti di Abbruzzese: ''Le vuole farci lavorare di notte, nel segreto – ha detto – E' impensabile essere presi cosi' per imbecilli. Chiuda la seduta ora, si assuma le sue responsabilita'''. Abbruzzese pero' ha confermato la sua intenzione e li' e' scoppiata la bagarre: 'Vergogna, vergogna' le grida dai banchi dell'opposizione, che ha scagliato in aula i fogli delle distribuzioni dei testi. ''E' una vergogna – ha ribadito a margine Moscardelli – e inaccettabile, ormai questa aula ha perso credibilita'. Non credo parteciperemo alla votazione'' ha concluso.

''L'idea – ha spiegato il capogruppo Pdl Franco Fiorito – e' quello di votare questa notte il testo subemendato, che naturalmente per correttezza presenteremo all'opposizione. Credo che il clima sia stato inquinato dalla discussione sul piano casa, i cui tempi sono stati molto stretti. Qui non c'e' alcuna volonta' di sopraffazione – ha sottolineato – la situazione economica ci impone di non rimandare a settembre''. Il voto, dunque, dovrebbe arrivare nel corso della nottata.

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