Regione Lazio: 211 mila euro a consigliere di mancia premio

Renata Polverini, presidente della Regione Lazio

ROMA – La Regione Lazio spende all’anno, senza che nessuno ne sapesse nulla, 15 milioni di euro in contributi diretti ai gruppi consiliari, il corrispettivo dei gruppi parlamentari nazionali. Solo che questi ultimi, di contributi, ne ricevono, in proporzione, una somma quattro volte meno generosa. Questo ramo ignoto del fiume di soldi destinati ai partiti, è stato scoperto grazie alla meritoria “auto-accusa” del gruppo consiliare dei radicali e del suo presidente Giuseppe Rossodivita. Meritoria perché isolata (gli altri gruppi tacciono) e perché molto istruttiva: il gruppo consiliare radicale è formato da due soli membri, i quali ricevono 422 mila euro all’anno, la sbalorditiva cifra di 211 mila euro a testa di, come definirla? mancia premio. Sì, perché si aggiunge a stipendio, diaria, “annessi e connessi”, commenta Sergio Rizzo che ha pubblicizzato l’ennesimo capitolo dei costi della politica  sul Corriere della Sera.

Quindi, giusto per farci un’idea, ricapitoliamo qualche cifra, diamo un’occhiata ai bilanci. 14 milioni 985 mila euro è il totale dei fondi elargiti dalla Regione Lazio ai suoi consiglieri: la cifra si ottiene moltiplicando i 211 mila euro pro-capite per i 71 consiglieri eletti, contro i 57 mila euro di contributi versati dal Parlamento ai suoi onorevoli. Sono 17 i gruppi consiliari della Regione: cinque sono nati durante la legislatura in corso. Per formare un gruppo, è sufficiente la richiesta di un solo consigliere.

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