Regione Lazio. Maruccio, GdF: “Soldi dall’Idv e dalla nonna per videopoker”

Regione Lazio. Maruccio, GdF: “Soldi del partito per i videopocker” (Foto LaPresse)

ROMA – Vincenzo Maruccio avrebbe usato 100mila euro dell’Idv per pagare i debiti del videopoker. I soldi sarebbero stati presi dalle casse dell’Idv e dai risparmi della nonna dell’ex capogruppo, che avrebbe ancora debiti per 5500 euro. La Guardia di Finanza, riporta il Corriere della Sera, ha parlato di “spasmodico bisogno di contanti” per Vincenzo Maruccio.

L’ex capogruppo Idv della Regione Lazio, accusato di peculato e di aver rubato 1 milione di euro dalle casse del partito negli ultimi due anni, è stato arrestato la mattina del 12 novembre per “pericolo di inquinamento delle prove“.

Il procuratore aggiunto Nello Rossi e il sostituto Stefano Pesci sospettano che Maruccio abbia girato 1 milione di euro dalle casse del partito a 10 dei suoi conti personali, che poi società e prestanome avrebbero riciclato.

La tesi è stata accolta dal gip Flavia Costantini, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza. La Costantini ha citato l’interrogatorio di Andrea Palma, socio di un locale di videopoker e dirigente dell’Idv Lazio, secondo cui Maruccio avrebbe perso 100mila euro ai videopoker.

Il lavoro della Guardia di Finanza ha chiarito che sui conti dell’Idv alla Pisana da maggio 2010 a giugno 2012 sarebbero transitati circa 2 milioni e 500 mila euro. Di questo denaro Maruccio, che gestiva i conti in totale autonomia, avrebbe effettuato bonifici sui suoi conti correnti per 500 mila euro ed effettuato prelievi di contanti per 456 mila euro, con causali generiche quali ”anticipazione o restituzione” e ”rimborsi”.

Ma per Maruccio la vera ossessione erano videopoker e slot machine, come riporta l’Ansa dal testo dell’ordinanza cautelare, tanto che l’ex capogruppo era definito un ”bombardiere”, che nel gergo dei giocatori uno che ”non si limita mai”.

Nella sala giochi di Roma da lui frequentata  avrebbe speso in un anno tra i 100 e 120 mila e ne avrebbe persi 100 mila. I soldi per pagare i debiti, hanno accertato gli inquirenti, venivano dal conto del gruppo Idv. Vincenzo Maruccio ”al 30 ottobre scorso, vantava ancora un debito di 5500 euro con la sala giochi gestista da Andrea Palma”. E’ lo stesso ex dirigente dell’Idv a dirlo ai pm ascoltato come testimone.

Palma avrebbe detto agli inquirenti: ”Due assegni bancari consegnati alla sala ed utilizzati per giocare sono tornati indietro poiché impagati in seconda presentazione e ad oggi i predetti assegni non risultano pagati. Sentito in merito Maruccio ci ha chiesto di richiamare gli assegni e di non mandarli in protesto”.

”Una persona perennemente pressata dalla necessità di reperire denaro” anche prendendo i risparmi della nonna, scrive il gip, che sottolinea come  “pur percependo cospicui introiti come consigliere regionale” Maruccio era sempre in cerca di denaro ”reperito” da ”svariate fonti: sale giochi, tabaccherie, parenti, quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l’autobus i risparmi della nonna e amici vari, alcuni calabresi”.

Tra questi ”amici” dai quali reperiva denaro, figura anche una ex convivente di Maruccio che lo avrebbe aiutato ”economicamente addirittura facendo la cessione di un quinto dello stipendio”.  Per questa donna l’ex esponente dell’Idv avrebbe, con soldi del partito, pagato  “il canone di locazione dell’appartamento che le era in uso mediante un assegno di 5.400 euro”.  Secondo il gip nel reperimento di soldi, l’ex capogruppo “non ha esitato a violare ogni regola, sia quelle sulla circolazione del contante, sia quelle sulla negoziazione degli assegni”.

La misura dell’arresto in carcere per Vincenzo Maruccio ha la durata di 30 giorni. A seconda delle esigenze istruttorie tale termine, previsto dal codice di procedura penale per i provvedimenti scaturiti dal pericolo di inquinamento probatorio, può essere rinnovato. L’interrogatorio di garanzia di Maruccio è fissato nel carcere di Regina Coeli, a Roma, il 16 novembre alle ore 12.

Luca Petrucci e Raffaella Talotta, i legali di Maruccio, hanno dichiarato: “Vincenzo Maruccio si è dimesso da tutti gli incarichi e si è presentato spontaneamente agli inquirenti nelle settimane scorse. Ha pure offerto la massima collaborazione e, malgrado ciò, oggi sono arrivati i suoi arresti. La custodia cautelare – ha osservato il penalista – dovrebbe essere l’extrema ratio, ma in questo modo appare come uno strumento di pressione sull’indagato”.

E ci sarebbe un’ altra persona indagata nell’inchiesta. Si tratta di uno stretto collaboratore dell’esponente politico che avrebbe reso false dichiarazioni al pm.

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