Regione Puglia, direttori d’area: moltiplicazione dei cooptati di Vendola

Pubblicato il 4 Dicembre 2012 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA
Nichi Vendola (foto Lapresse)

BARI – Alla Regione Puglia mancano i dirigenti, allora Nichi Vendola nomina 8 direttori d’area, in attesa che arrivino i dirigenti; che saranno 70 e non 60 come previsto dalla precedente giunta. La storia la racconta Mariano Maugeri sul Sole 24 Ore. I dirigenti che stavano per essere nominati da Raffaele Fitto (formati coi soldi della Regione) sono caduti nel dimenticatoio quando Fitto non è stato rieletto. Allora la giunta Vendola li ha messi da parte e, in attesa che siano nominati i nuovi, ha nominato al loro posto dei direttori d’area, che sono una specie di dirigenti “trans settoriali”, che abbracciano più aree e sono di nomina mista tecnico/politica.

Maugeri spiega chi sono i direttori d’area: “figure reclutate all’esterno della burocrazia regionale. Gli otto direttori d’area possono interloquire con più assessorati, non fanno parte della pianta organica, non hanno potere di firma e il loro mandato temporale coincide con quello del governatore”.

Maugeri racconta poi quelli che erano i piani di Fitto e quale è stato l’atteggiamento di Vendola una volta vinte le elezioni: “Raffaele Fitto, il suo predecessore, quasi certo della rielezione, si era portato avanti azzerando la classe dirigente con un maxi piano di incentivi all’esodo – tre/cinque anni di stipendio – per procedere, a riconferma ottenuta, alla nomina di un nuovo plotone di dirigenti. Vince Nichi. Che si ritrova davanti 4mila dipendenti guidati da 90 dirigenti. Fitto era pronto all’assunzione di 60 giovanotti laureati con 110 e lode, selezionati e formati con stage in Italia e all’estero «per la modica cifra – denuncia Giacomo De Pinto della Uil – di 2 milioni»”.

Poi la soluzione della nuova giunta, descritta da Maugeri: “Fa scrivere immediatamente un bando per il reclutamento di 70 dirigenti, 35 esterni e 35 interni. Allo stesso tempo mette in mobilità 33 dirigenti dei 90 ereditati da Fitto, che rimpiazzerà con quelli entrati in graduatoria nel nuovo concorso. In attesa del quale, il governatore promuove al ruolo di dirigenti una settantina di funzionari interni che sceglie a sua discrezione”.