Regioni, quale alternativa al ticket?

ROMA, 28 LUG – Trovare un'alternativa all'applicazione dei ticket sanitari si sta rivelando sempre piu' difficile per le regioni. Alcune stanno studiando vari meccanismi che si basano sulla rimodulazione o per fasce di reddito o per prestazioni, come la Lombardia, mentre altre – soprattutto le otto sottoposte a piani di rientro – la tassa su visite specialistiche (10 euro) e codici bianchi al Pronto soccorso (25 euro) l'hanno gia' fatta partire.

Nessun chiarimento o decisione e' arrivato oggi, come si sperava, dall'incontro tra Governo e regioni sul ticket, dopo che ieri il ministero della Salute, con la ragioneria generale dello Stato, aveva firmato un decreto che definiva gli importi che ciascuna Regione deve ottenere con i ticket da 10 euro sulla specialistica per i 5 mesi non finanziati del 2011 e per il 2012. Un decreto che ha scatenato immediatamente le preoccupazioni delle Regioni.

Nella giungla delle formule alternative c'e' la Lombardia, dove il ticket sanitario e' stato aggiornato in automatico in tutti gli ospedali ai nuovi importi, ma si sta lavorando per trovare un sistema per compensare questo aggravio, e non lasciarlo a carico dei cittadini con una modulazione dei ticket per fasce di spesa. Il Piemonte (dove esiste gia' un ticket di 25 euro al pronto soccorso per i codici bianchi, con esenzioni per i bambini fino a 10 anni e gli anziani over 65 che abbiano un reddito inferiore a 36 mila euro) ha messo a punto una strategia per l'introduzione dei ticket sanitari previsti dalla manovra.

La proposta del Piemonte prevede un'applicazione non uniforme del ticket di 10 euro, bensi' una sua modulazione, partendo da un ticket di 1 euro per le prestazioni entri i 5 euro e via via a salire, mentre per quelle di uso piu' comune si paghera' meno di 10 euro. In Sardegna, dove ci sono due terzi di esenti, e' probabile un mini-ticket di 1-2 euro su ogni confezione farmaceutica mentre in Umbria forse ci sara' un ticket da 2 euro a prescrizione, fino a un massimo di 4 e saranno gratuiti i farmaci generici.

Tra le Regioni che avevano invece inizialmente detto 'no' al ticket figura l'Emilia Romagna, che per scoraggiare il ricorso inappropriato al Pronto soccorso aveva gia' previsto un ticket per i codici bianchi e, dunque, non applica quello aggiuntivo di 25 euro. Per le visite e gli esami, invece, sta studiando ipotesi alternative al ticket di 10 euro per tutti, come l'esenzione fino a 18 euro di costo, poi ticket da 5 euro a un massimo di 60. No ai ticket anche in Toscana, che finanziera' lo stop agli aumenti del ticket chiedendo un contributo di solidarieta' ai redditi alti, dalle province autonome di Trento e Bolzano e dalla Val d'Aosta, che non introdurranno il ticket perche' finanziano da sole il comparto Sanita'.

In Campania e' gia' previsto un ticket di 50 euro per i codici bianchi al Pronto soccorso e il timore dell'utenza e' che possa aumentare a 75 per effetto della manovra.

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