Regioni: i paperoni in Sicilia e in Sardegna. Tagli per Vendola e Chiodi

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, guadagna il 43% in più del suo omologo veneto Luca Zaia: tra indennità e rimborsi Lombardo porta a casa 170.319 euro netti contro i 118.703 di Zaia. Sono i dati riportati dal sito ufficiale della conferenza dei governatori.

Sergio Rizzo sul Corriere della Sera torna a parlare di costi della politica, passando in rassegna le buste paga delle giunte locali. Una serie di domande retoriche restituisce un confronto ragionato tra le Regioni che hanno tagliato realmente le indennità e quelle che difendono il proprio status quo.

“Ha senso che un consigliere regionale molisano, dove la vita costa il 32,8% in meno, intaschi ogni mese fra indennità e rimborsi vari 10.125 euro netti contro gli 8.639 del suo collega in Liguria?”, si domanda Rizzo.

E ancora: “Ha senso che un consigliere regionale dell’Emilia Romagna abbia un appannaggio netto pari a metà di quello del consigliere della Sardegna (5.666 euro contro 11.417)? O che la busta paga del governatore della Calabria, pure dopo essere stata tagliata di 27 mila euro, sia ancora di 43 mila euro l’anno superiore a quella del presidente della Toscana?”

L’osservazione di Rizzo è che ci sono anche le Regioni come Sicilia e Sardegna che non solo hanno i consiglieri più pagati ma sono anche quelle che hanno tagliato di meno. “Al massimo una sforbiciata alle doppie punte”.

Raffaele Lombardo guadagna oggi 136 euro al mese in meno di Totò Cuffaro. O la Basilicata, che ha ridotto la paga del governatore di 285 euro al mese, da 9.506 a 9.221 euro netti. O ancora la Lombardia. Se Roberto Formigoni si è visto ridurre lo stipendio di 325 euro fra il 2007 e il 2012, un semplice consigliere regionale lombardo prende attualmente 12.523 euro al mese: 32 in meno nel confronto con cinque anni fa. Un caffè al giorno. E la sua retribuzione, considerando anche i rimborsi che gli spettano, è quella record fra tutte le Regioni.

Per non parlare di chi ha lasciato tutto fermo com’era, come la Sardegna, o addirittura è arrivato ad aumentarle:

Secondo il sito della conferenza dei presidenti regionali il governatore del Piemonte Roberto Cota ha diritto oggi, fra indennità netta (5.506 euro) e rimborsi (7.543 euro) a emolumenti per un totale di 13.049 euro. Cifra superiore di 1.779 euro a quella che lo stesso sito riportava cinque anni fa.

C’è anche chi, un pò più virtuoso, è riuscito a tagliare in migliaia di euro:

Fra i governatori, il taglio più consistente è quello subito dagli emolumenti di quello abruzzese. Roberto Chiodi ha diritto oggi a una retribuzione, comprensiva dei rimborsi, pari a 8.450 euro netti al mese: 5.394 euro in meno rispetto a quella spettante nel 2007 al suo predecessore di centrosinistra Ottaviano Del Turco. C’è poi la Puglia: al presidente della giunta regionale toccano 14.595 euro netti al mese. Fra indennità e rimborsi, Nichi Vendola ha ridimensionato il proprio assegno di 4.290 euro. Al terzo posto il Veneto, il cui governatore leghista, Luca Zaia, ha una busta paga più leggera rispetto a Giancarlo Galan, che guidava la giunta nel 2007, di 2.724 euro al mese.

Magra consolazione, se si pensa che tutti indistintamente, tagliati e non, continuano a guadagnare più dei governatori americani.