ROMA – Renato Brunetta alza il tiro e chiede metà ministeri al Pdl. La richiesta, proprio mentre si discute di eventuali e difficili “tagliandi” al governo Letta, arriva in un’intervista del capogruppo Pdl al quotidiano cattolico Avvenire.
“Tra il Pd e il Pdl – le parole di Brunetta – c’è stato uno scarto di voti pari allo 0,3%. Invece il Partito democratico ha quasi il doppio di ministri, rispetto a noi. Serve un riequilibrio”.
Quindi l’agenda di Brunetta per il futuro:
“A settembre dovremo stringere un nuovo contratto chiaro per una reale pacificazione protesa allo sviluppo. E si dovrà arrivare a una pari dignità di rappresentanza nel governo, proporzionata ai voti raccolti alle elezioni. Sui tecnici preferisco non discutere. Ma il ragionamento prescinde dai singoli nomi. Il governo Letta è nato in un momento particolare, di transizione. E risente di quel clima. Tanto che si parlava di una durata di 18 mesi. Se invece si vuole cambiare prospettiva e ragionare in termini di legislatura, allora serve un riequilibrio, funzionale anche a un diverso programma”.
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