ROMA – “#CanoneRai prima del nostro governo aumentava ogni anno. Nel 2014 era a 113?. Adesso è a 90?. Pagare meno, pagare tutti. Si può garantire servizio pubblico abbassando i costi per i cittadini: abbiamo iniziato a farlo, continueremo. Non facciamo proclami, noi parliamo coi fatti”.
A scriverlo su Twitter è Matteo Renzi, intervenendo nel dibattito su una possibile proposta di abolizione del canone Rai. “Quando siamo arrivati al Governo, il #canoneRai costava 113?. Adesso costa 90?. Perché se pagano tutti, paghiamo meno”, ribadisce Matteo Renzi anche con un post su Facebook.
“E la lotta contro l’evasione è una delle battaglie di questo anno che rivendichiamo con maggiore forza”. “Si può garantire il servizio pubblico abbassando il costo per i cittadini: mi sembra giusto e doveroso. E noi abbiamo la credibilità per farlo perché abbiamo iniziato ad andare in questa direzione. Continueremo. Non ci interessano i proclami e le polemiche di giornate: per noi parlano i fatti. Avanti, insieme”, conclude.
A Renzi risponde però il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda: “Dibattito su privatizzazione Rai utile e interessante ma il punto qui è un altro. Abbiamo messo il canone in bolletta! Dire oggi: abolisco il canone e lo riprendo dalla fiscalità, senza spiegare come e perché di questo, è un’inversione a U e danneggia la credibilità dei Governi e del Pd”.
A Calenda, a sua volta risponde il presidente del Pd Matteo Orfini: “Per la cronaca, la fiscalizzazione del #canoneRai è una nostra proposta storica. E rafforza la Rai. Mentre di privatizzazioni che hanno distrutto (o quasi) aziende strategiche del paese ne abbiamo già viste troppe. E direi anche basta”.
“Quando mettemmo in bolletta il canone Rai spiegammo che recupero evasione serviva a far pagare meno. E così è stato. Ma sempre (non solo allora) abbiamo detto che l’obiettivo era il superamento del canone. Io resto di quella idea. Poi sulle modalità possiamo discutere”.