Renzi: Articolo 18 è solo totem ideologico. Giusto riscrivere statuto lavoratori

Renzi: Articolo 18 è solo un totem ideologico. Giusto riscrivere statuto lavoratori
Renzi: Articolo 18 è solo un totem ideologico. Giusto riscrivere statuto lavoratori

ROMA – Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, risponde ad Angelino Alfano. Lo fa sul tema dell‘articolo 18 definendolo “un totem ideologico” e lo fa con una intervista a Millennium, trasmissione in onda su Rai3 martedì in prima serata.

“Oggi – spiega il premier – l’articolo 18 è assolutamente solo un simbolo, un totem ideologico, proprio per questo trovo inutile stare adesso a discutere se abolirlo o meno. Serve solo ad alimentare il dibattito agostano tra gli addetti ai lavori”.

Renzi, invece, punta al cuore della questione, lo statuto dei lavoratori, che a suo giudizio è giusto riscrivere:

“Si è fatto un ddl delega che si sta discutendo in Parlamento. E’ giusto o no riscrivere lo statuto dei lavoratori? Sì, lo riscriviamo. E riscrivendolo pensiamo alla ragazza di 25 anni che non può aspettare un bambino perché non ha le garanzie minime, non parliamo solo dell’art. 18 che riguarda una discussione tra destra e sinistra”.

Renzi poi  risponde a chi gli domanda delle proposte sull’economia avanzate da Forza Italia e se rientrino nell’intesa siglata con Berlusconi:

“Ci deve essere rispetto per tutti, i dossier degli altri li leggo sempre. Ma per noi l’accordo è su due punti: le riforme istituzionali e la legge elettorale”.

Sulla questione Alitalia, Renzi è secco: mai più soldi pubblici. “E’ del tutto doveroso. Ne abbiamo messi talmente tanti di soldi pubblici che sarebbe inaccettabile”.

Sulla situazione di crisi dell’Italia Renzi smorza i toni allarmistici:

In Italia c’è una situazione drammatica ma l’idea che l’Italia sia una macchina sgangherata che non funziona è insopportabile, non è vero. L’Italia ha tutto per andare avanti. Dobbiamo stare attenti che i freni funzionino, un buon pilota lo vedi da come frena in curva non da come va dritto sull’accelerazione. Sarò nei luoghi del dolore dell’Italia, dove c’è sofferenza economica. In quei luoghi racconteremo come vogliamo riportare gli investimenti  stranieri in Italia. Perché se viene un investitore straniero io sono contento: sta accadendo che finalmente l’Italia torna ad essere attrattiva e recuperare i capitali da fuori. L’unica condizione per fare uscire il Paese da una situazione di difficoltà non è quella di fare misure semplicemente di assistenza, che pure vanno fatte e incoraggiate, ma quello che manca è una strategia di medio periodo per far uscire il Paese da questa situazione di difficoltà”.

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