ROMA – E’ iniziata con grida e insulti ed è finita tra grida e insulti. La campagna elettorale per le elezioni europee si chiude nelle piazze senza che di Europa praticamente si parli. Beppe Grillo, insieme a Gian Roberto Casaleggio, ha fatto il pieno a piazza San Giovanni a Roma. E lo ha fatto continuando a modo suo. A Renzi ha detto che “gli fa pena”. Con Berlusconi è andato ancora più pesante e per rispondere ai “disordini inquietanti” evocati dal leader di Forza Italia in caso di vittoria a 5 Stelle ha spiegato alla piazza che “certe cose le diceva Totò Riina”.
Tutto inframezzato da ospiti sulla stessa lunghezza d’onda. Uno su tutti, il cantante Fabrizio Moro che si è cimentato in un canoro: “Io schifo Napolitano, non il politico ma l’essere umano”. Fa rima. Ma lascia interdetti. E poi Casaleggio in versione “Jedi” di Guerre Stellari che benedice la folla con un “La forza sia con voi”.
Matteo Renzi, invece, ha scelto di giocare in casa. Comizio finale in Piazza della Signoria. Pieno assicurato che c’è stato. Anche lui ha ripetuto la lezione di questi ultimi giorni. Beppe Grillo che rappresenta solo “i vaffa” e in Europa serve altro. E poi promesse elettorali a quelle categorie fin’ora non considerate: pensionati in primis.
Anche Berlusconi ha scelto di giocare in casa. Comizio in tono minore, a Milano. E anche qui ripetizione di temi affrontati negli ultimi giorni. Bersaglio principale Beppe Grillo, uno “che specula sui disperati”. La sensazione, però, è che i “disperati” pronti a scegliere il Movimento 5 Stelle siano tanti. E che il discorso di Berlusconi, dopo settimane a paragonare Beppe Grillo a Hitler e Stalin, non abbia fatto breccia nei loro cuori.
Video, le piazze a confronto.
I tre comizi (foto Ansa)
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