Renzi a Bersani: “M5s? Non sono ottimista. Nessun dossieraggio su sprechi Pd”

Pubblicato il 11 Marzo 2013 - 19:42| Aggiornato il 21 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, torna a far sentire il proprio dissenso sul tentativo del segretario Pier Luigi Bersani di arrivare a un’intesa per formare un governo col leader M5s, Beppe Grillo. “Io faccio il tifo per lui – ha detto – ma non sono ottimista”. E se non ce la fa? Lapalissiano: “Si va a votare”. Quanto all’essere mandante di un dossier sui costi del partito, Renzi specifica: “E’ dalla Leopolda che propongo di abolire il finanziamento pubblico”. “I costi del Pd? Prima li mettano online e poi potrò dire se sono elevati”.

Renzi, dopo aver chiesto nell’immediato post elezioni di non inseguire Grillo ma di sfidarlo, domenica aveva avvertito: “Non facciamo dei grillini i nostri Scilipoti“. E Bersani aveva risposto alle critiche dall’assemblea dei neoeletti: “Non si diffonda l’idea che siam qui ad andarci a cercare dei senatori e dei deputati. Non lo accetto. Tanto meno se viene da qualcuno di casa nostra. A noi interessano le posizioni politiche”.

Raggiunto dai cr0nisti a margine del consiglio comunale di Firenze, riporta l’Ansa, Renzi avrebbe spiegato: “C’è chi tenta di risolvere l’impasse istituzionale in cui siamo con una trattativa fino all’ultimo giorno molto molto discutibile”. Poco dopo però lo staff di Renzi smentisce:  ”Matteo non ha mai detto ‘da Pd trattativa discutibile”’, afferma il portavoce del sindaco di Firenze, Marco Agnoletti. ”Come sanno i colleghi presenti oggi pomeriggio in consiglio comunale e i consiglieri, Renzi non ha mai detto ‘da Pd trattativa discutibile’. Il sindaco ha invece augurato ai suoi ex assessori neoeletti in Parlamento di svolgere bene il suo lavoro lontano da manifestazioni folcloristiche e da trattative discutibili”.

”Sembra quasi che in questi giorni la discussione sul Parlamento sia tutta incentrata su un doppio binario – ha detto Renzi – da un lato il folclore di chi pensa si possa scrivere una pagina nuova inventando ogni giorno una cosa diversa. E  c’è chi tenta di risolvere l’impasse istituzionale in cui siamo con una trattativa fino all’ultimo giorno molto molto discutibile. Fortunatamente è stata appena cancellata l’ipotesi di una marcia inaugurale; ci sono già state altre marce che hanno preoccupato nel corso del secolo scorso la vita del Paese”.

Ai tentativi di dialogo di Bersani, ”Grillo continua a dire no, quindi non sono ottimista”, ha avvisato Renzi. ”Io faccio il tifo perché Bersani ce la faccia. Se Bersani non ce la fa – prosegue – giocoforza si andra’ a votare, non e’ che si sta cinque anni con un governo Pd-Pdl o un governo di minoranza. Poi, quando come e perche’ si va elezioni, non si puo’ sapere. Possono essere tre mesi, sei mesi, un anno o due anni, ma l’esito delle elezioni lascia intendere che certo questa legislatura non sara’ la piu’ lunga della storia repubblicana”.

Quanto al presunto “dossier” sui costi del Pd, voluto secondo quanto scrive il Corriere della Sera dallo stesso Renzi, il sindaco di Firenze afferma: “Penso che sia un discorso di serietà il fatto che finché c’è il finanziamento pubblico i partiti rendano trasparenti online le singole voci di spesa. Non capisco perché si debba parlar di dossieraggio, non c’è nessuna attività di dossieraggio, se ci sono battaglie politiche, uno le fa dicendo in faccia quello che pensa”. E aggiunge: “Io sono uno di quelli che non da ora, non dalle primarie ma addirittura dalla Leopolda propone di abolire il finanziamento pubblico ai partiti, di dimezzare il numero dei parlamentari e di rendere trasparenti tutte le spese”. Costa troppo il Pd? ”Quando metteranno online tutte le spese potrò rispondere”, ha replicato il sindaco.