Renzi: “M5s, candidati co.co.pro. della Casaleggio”

Renzi: "M5s, candidati co.co.pro. della Casaleggio"
Renzi: “M5s, candidati co.co.pro. della Casaleggio”

ROMA – “Fossi un cittadino non sceglierei un candidato co. co. pro di un‘azienda privata milanese“. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, entra nella campagna elettorale per le amministrative attaccando i candidati M5S, in particolare la candidata sindaco di Roma Virginia Raggi.

“Con Giachetti c’è una squadra molto competente, dice il premier, è l’esatto opposto di chi apre la casella, trova la mail e firma un co. co. pro della Casaleggio Associati“. Ironica la risposta dell’avvocatessa. “La differenza tra noi e il Pd? scrive Raggi su Twitter. Mentre noi pensiamo a Roma e al Paese loro pensano a noi. Caro @matteorenzi, dura la vita del follower…”. La candidata ripete anche oggi che i suoi avversari sono “ossessionati” da lei e che così la “rincorrono”.

Definita di fatto ‘precaria’ dal presidente del Consiglio e segretario Pd (per via del contratto firmato con la società milanese del defunto guru M5S), Raggi viene difesa da Luigi Di Maio. “In queste settimane sto assistendo a un attacco inaudito a una cittadina romana che si candida a fare il sindaco e di cui hanno paura tutti, arrivando a inventarsi ricorsi presentati da avvocati e amici, dice il vicepresidente della Camera e membro del direttorio. Sono dei disperati e più faranno così e più tutto ciò gli si ritorcerà contro. Sarà un boomerang per il partito di Renzi”.

Nel suo colloquio con Repubblica Tv Renzi è poi tornato sul tema del referendum costituzionale e he ha accusato Lega e M5s di “essere terrorizzati all’idea di perdere la poltrona”. Il premier ha poi annunciato che gli accademici che sostengono il sì, dopo i 186 di ieri, diverranno presto mille. Inoltre non ci sarà un unico Comitato per il sì con un presidente, ma 10.000 Comitati locali. Il premier è stato irridente con Lega e M5s: “Sanno che se passa il Referendum uno su tre resta a casa. Sono terrorizzati di perdere la poltrona e vivere l’esperienza mistica di tornare a lavorare”.

 

 

 

 

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