ROMA – Un incontro fiume, e fuori programma, con Matteo Renzi,. Tutto in uno dei giorni più faticosi per la presidenza di Giorgio Napolitano, quello in cui si diffondono le notizie su una presunta “indicazione” di Mario Monti quando, nell’estate 2011, Silvio Berlusconi era ancora in sella. Notizie a cui lo stesso Capo dello Stato risponde con una lettera al Corriere della Sera.
Più tardi, e a sorpresa, al Quirinale sale Matteo Renzi. Incontro talmente imprevisto che il segretario del Pd è costretto a spostare l’incontro (previsto e non tenuto) coi suoi deputati.
Di certo in agenda c’è la tenuta del governo Letta. Al punto che è più di un’ipotesi che, dopo Renzi, tocchi proprio al premier salire al Colle. Anche se vista la durata del primo incontro tutto è destinatato a slittare. Renzi, per ora, continua a ripetere che rimpasti non gli interessano e che alla sedia di Letta non ambisce se non passando per il voto. Eppure qualcosa si muove.
Intanto la notizia è la durata dell’incontro: circa due ore. Segno che Renzi e Napolitano avevano diverse cose da dirsi. O forse diversi argomenti su cui negoziare.