ROMA – Renzi pronto: 16 ministri, Padoan all’Economia, sciolto il nodo Alfano (Interno). Tutto pronto per il varo del nuovo Governo Renzi: l’ultimo nodo era rappresentato da Alfano che accetterà il solo ministero degli Interni e la riconferma dei suoi insieme alla promessa di una riscrittura dell’emendamento Lauricella (che dovrebbe subordinare l’entrata in vigore della legge elettorale alla Riforma del Senato), considerato la “polizza vita” di Ncd, ovvero la cosiddetta “clausola di salvaguardia” perché il governo duri e non si vada alle urne appena licenziato l’Italicum.
Il Corriere della Sera dà per certo il nome di Pier Carlo Padoan al ministero dell’Economia. Dario Franceschini invece verrebbe dirottato alla Giustizia (la suggestione Gratteri, un pm Guardasigilli, è stata accantonata). Graziano Del Rio, indicato in diversi posti chiave, lavorerà invece a stretto contatto con Renzi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La squadra sarà snella: non i 12 ministri immaginati da Renzi, ma 16.
Resta che la moral suasion di Napolitano e Bce ha convinto il premier in pectore a rinunciare a un profilo eminentemente politico per il ministero più importante: all’Economia ci va appunto l’attuale presidente dell’Istat Padoan, tecnico conosciuto a Bruxelles e a Francoforte ma con buone relazioni a sinistra (il fatto che avesse collaborato con la Fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema nelle ultime ore era parso più di ostacolo che un buon viatico).
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