ROMA – Renzi salva Salvini: niente processo (per ora) per il leader leghsita sul caso Open Arms.
Con 13 sì a favore della relazione del presidente della giunta Maurizio Gasparri, 7 no e 3 senatori che non hanno partecipato al voto, la Giunta per le immunità del Senato ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere per l’ex ministro dell’Interno.
Ora la proposta avanzata dalla Giunta, per essere confermata dovrà essere approvata con 161 voti in Senato. Altrimenti si considererà respinta. Il voto si dovrebbe tenere a fine giugno.
I 13 voti favorevoli alla relazione del presidente della Giunta per le autorizzazioni del Senato, Maurizio Gasparri, che respinge la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro Matteo Salvini contano, oltre ai 5 della Lega, i 4 di Forza Italia, uno di Fratelli d’Italia e uno delle Autonomie, anche quello del senatore ex M5s Mario Michele Giarrusso e quello della senatrice M5S Alessandra Riccardi.
Con l’astensione di Italia Viva, Renzi non si è voluto accodare al giustizialismo di M5s e Pd.
Renzi si è chiamato fuori dal voto, una scelta ideologica (non siamo forcaioli) ma anche una mossa politica: oggi io salvo te, domani hai visto mai…
Salvini e Open Arms
Il tribunale dei ministri di Palermo accusa il leader della Lega di sequestro di persona e di rifiuto di atti di ufficio per la vicenda dei migranti della nave Open Arms, bloccati a largo per alcuni giorni (con l’avallo del governo Conte), prima dello sbarco a Lampedusa, nell’agosto 2019. Periodo in cui Salvini era ministro dell’Interno.
Salvini: “Ho fatto solo il mio dovere”
“La giunta del Senato ha votato stabilendo che Salvini ha fatto il suo dovere, ha agito per interesse pubblico e non privato”. Lo afferma Salvini in diretta Facebook.
Italia Viva e la decisione di non votare
“Iv ha deciso di non partecipare al voto sulla vicenda Open Arms: ci rimettiamo dunque all’aula. Non c’è stata a nostro parere un’istruttoria seria, così come avevamo richiesto sia in questo caso che nella precedente vicenda Gregoretti.
La motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto risiede però nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex Ministro dell’Interno dei fatti contestati”: così il capogruppo IV in Giunta per le autorizzazioni del Senato Francesco Bonifazi.
“Era necessario – sostiene Bonifazi – ricevere indicazioni sui rischi reali di terrorismo e sullo stato di salute riguardo alle imbarcazioni bloccate in mare dall’ex ministro dell’Interno, che non sono arrivate. La motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto risiede però nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex Ministro dell’Interno dei fatti contestati.
Diversamente, pare che le determinazioni assunte da quest’ultimo abbiano sempre incontrato, direttamente o indirettamente, l’avallo governativo. Numerosi sono dunque i dubbi che ancora oggi residuano in riferimento al caso Open Arms. Sarebbe stato opportuno che tali incertezze venissero chiarite mediante un’attività istruttoria ulteriore.
Dunque, allo stato dell’arte, Italia Viva, coerentemente con le posizioni tenute nelle precedenti votazioni, ed in mancanza degli elementi istruttori richiesti, decide di non partecipare al voto”.
Leu: “Renziani senza dignità”
“No renziani. Sulla vicenda Open Arms e il voto su Salvini non manca un’istruttoria seria, come dite voi. Ma la dignità, la vostra”. Lo afferma il senatore di LeU Francesco Laforgia. (Fonte Ansa)