BRESCIA – Un “amico” di Renzo Bossi indagato per presunta evasione fiscale e lo stesso “Trota” potrebbe aver partecipato a festini a base di escort e cocaina: lo scrive Paolo Berizzi su Repubblica, in un articolo in cui parla di Alessandro Uggeri. Uggeri, racconta Berizzi, è stato sempre a fianco di Bossi junior durante la campagna elettorale che ha portato all’elezione di Bossi nel Consiglio regionale della Lombardia. Nell’inchiesta sarebbe spuntato anche il nome di Monica Rizzi, assessore allo Sport della Regione Lombardia e “storica” amica del figlio di Umberto Bossi.
Anzi, secondo Berizzi la figura di Uggeri sarebbe stata fondamentale proprio nella raccolta voti. Ecco come si sarebbe svolta la vicenda secondo il giornalista di Repubblica: “Secondo i magistrati ad agevolarlo nella corsa al Pirellone sarebbero stati dei dossier fabbricati per eliminare dalle liste del Carroccio due avversari scomodi: un “aiuto” confezionato da un maresciallo delle Fiamme Gialle su mandato della Rizzi, bresciana, assessore regionale allo Sport e amica del Trota. Per questa vicenda la Rizzi è indagata con l’accusa di trattamento illecito di dati protetti (il fascicolo è in mano al pm Fabio Salamone)”.
Per quanto riguarda la campagna elettorale del 2010, prosegue Berizzi, “la Rizzi viene incaricata dal Senatur in persona di spianare la strada al figlio. Lei, che conosce Renzo da quando è piccolo, affronta l’impegno come una missione. Il candidato Bossi jr viene alloggiato in un villone di Roè Volciano, sulle colline vicine a Salò. Il proprietario di casa è appunto Uggeri: è con lui che a Ponte di Legno scorrazzano in quad in una riserva naturale distruggendo il campo di un contadino e imbattendosi in una guardia forestale (parte un colpo di pistola, dinamica ancora da accertare, indagano i carabinieri di Breno)”.
Berizzi scrive cosa sarebbe successo in quella villa: “La villa, già teatro di feste in stile Billionaire con fuochi d’artificio e elicotteri in giardino, diventa il quartier generale di Bossi jr. Uggeri gli fa da bodyguard, autista, confidente. Assieme a Valerio Merola, in arte Merolone – ràs dei locali nella zona del Garda – diventa il suo compagno di scorribande notturne. Ma i carabinieri di Brescia e la Guardia di Finanza stanno tenendo d’occhio Uggeri per una presunta frode fiscale: l’uomo – secondo gli investigatori – apre e chiude società a un ritmo vorticoso. Un sistema che gli consente di evadere il fisco e realizzare profitti. Ed è nel corso di queste indagini che alcuni testimoni mettono i militari sulla pista dei festini con cocaina e prostitute”. E a quelle serate sexy, conclude Berizzi, “risultava presente anche Bossi jr”.