Repubblica: “Cosentino: Berlusconi mi dia quel che chiedo o va tutto a picco”

Repubblica: "Cosentino: Berlusconi mi dia quel che chiedo o va tutto a picco"
Nicola Cosentino (Foto Lapresse)

NAPOLI – Nicola Cosentino che dice ai suoi: “Silvio Berlusconi mi dia quello che chiedo, sennò qui cola tutto a picco”. Secondo quanto riferisce Conchita Sannino su Repubblica l’ultimatum dell’esponente campano di Forza Italia sarebbe in una delle telefonate intercettate tra il gennaio e il marzo scorso dalla Procura di Napoli.

Secondo quanto scrive Sannino, Cosentino e i suoi “fedelissimi” al Senato “mandavano ultimatum” a Berlusconi attraverso Denis Verdini, chiedendo la candidatura alle elezioni europee per Cosentino e poltrone “dei vari coordinamenti provinciali”. Scrive Repubblica:

Nick ‘o mericano ordinava ai suoi senatori: “Andate da Berlusconi 4 o 5 di voi, ditegli o si fa così oppure significa che noi ce ne andiamo, mo’ ormai i senatori valgono dieci volte tanto. O ci date tutti i coordinatori provinciali oppure qua va a picco tutto”.

E poi ancora Cosentino al telefono con il senatore Enzo D’Anna, con l’inseparabile “socio” Denis Verdini, con Daniela Santanché.

A detta del senatore Enzo D’Anna che chiedeva la vicinanza del parlamentare pugliese al caso Campania, Fitto li sosteneva e caricava, mentre ancora combatteva le resistenze del Cavaliere, e soprattutto del suo nuovo entourage, per conquistare la cima della lista sud alle europee. “Dopo il 10 aprile – avrebbe promesso Fitto, secondo ciò che riferisce D’Anna a Cosentino – Digli a Nicola che qui cambia tutta la strategia. Che, se ce ne andiamo adesso, questo ci fa passare per traditori e facciamo la fine di Alfano”. E Nicola, ascoltanto al telefono, approvava: “Ah no, quella non la dobbiamo fare”.

Tra gli sfoghi della Santanché Sannino ne riferisce uno in cui la fedelissima di Berlusconi dice a Cosentino:

“Ma io lo so che tu sei un uomo con le p… Lo hai dimostrato con quello che hai fatto finora. Perciò allora tu devi andare lì, da Berlusconi, e devi dirgli chiaramente in faccia come stanno le cose… Perché chi vuole bene a Berlusconi deve preservarlo da errori catastrofici, perché se no qua tra un po’ non ci ritroveremo più nessuno. Perché Berlusconi può anche avere intorno dei cretini, ma lui non è cretino”.

E Nicola adirato: “Ma io non riesco a incontrarlo, non me lo passano neanche al telefono … La sua corte me lo proibisce”. In un’altra conversazione, l’instancabile Cosentino torna sull’argomento e spiega con una chiara metafora il suo allontanamento dal cerchio magico. “A Dudù non sto simpatico...dice che non mi vuole molto bene”.

E ride al telefono, alludendo in maniera inequivocabile al rapporto conflittuale che ormai lo oppone a Francesca Pascale, la first girl berlusconiana, napoletana, già consigliere provinciale a Napoli ai tempi di Cosentino “regnante”: come deputato, come leader regionale e come sottosegretario al fianco di Tremonti.

Proprio Francesca Pascale nella sua prima intervista politica a Repubblica, lo scorso 20 marzo, aveva puntato il dito contro Cosentino

“Con il suo atteggiamento sta imbarazzando tutto il partito”.

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