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“Stampella” repubblicana per Berlusconi. Nucara e altri 20: “Pronti a votare la fiducia”

di Alberto Francavilla |13 Settembre 2010 18:44

Silvio Berlusconi

La “scissione” dei finiani rischia di mettere a repentaglio la stabilità del governo? Ecco che a sostegno di Berlusconi arriva la “stampella” repubblicana. Il segretario del Pri, Francesco Nucara, ha assicurato di aver “messo insieme” una “squadra” pronta a “soccorrere” la maggioranza, qualora andasse sotto in Parlamento: ”I numeri ci sono. Arriviamo a 20 deputati senza iniezioni del Pdl. Si tratta di gente che fino ad ora non ha votato la fiducia a Berlusconi”. Proprio 20 sarebbe il numero “perfetto” per Berlusconi e i suoi: attualmente Pdl e Lega possono contare su 296 deputati (e quindi 296 voti) e il numero richiesto per avere la maggioranza alla Camera è di 316.

Nucara, che ha incontrato Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, ha annunciato con queste parole la nascita del nuovo gruppo: il “battesimo” avverrà ”o qualche giorno prima o subito dopo il 28 settembre, quando Berlusconi parlerà in Parlamento”.

Dopo l’incontro nella residenza romana del premier, durato circa un’ora, Nucara ha spiegato dunque di essere “più ottimista” di quando è entrato: “Io ero e sono molto cauto su queste cose, non dico gatto se non ce l’ho nel sacco. Ma posso tranquillamente affermare che il nuovo gruppo ci sarà. Arriviamo a 20 senza iniezioni del Pdl. I nomi non li so e se li sapessi non li direi ai giornalisti. Ma è tutta gente che finora non ha votato la fiducia a Berlusconi, eccezion fatta per noi repubblicani”.

Nucara ha detto di non sapere se nel gruppo ci saranno esponenti di Futuro e Libertà e ha sostenuto di non aver avuto alcuna promessa da parte del premier: “Che cosa mi ha promesso? Niente, io ho sempre votato la fiducia e credo, da buon calabrese, che la gratitudine sia un valore. Se non fosse stato per Berlusconi nel 2001, oggi non sarei segretario del Pri. Sono suo amico da 10 anni, non mi deve promettere nient’altro, perché gli devo già tutto”.

Nucara, prima di allontanarsi con la piccola delegazione dei Repubblicani che lo ha accompagnato a Palazzo Grazioli, ha aggiunto ancora: “Sono fra quei deputati che non si vergognano di appoggiare Berlusconi. Credo sia stato più vergognoso appoggiare Prodi, come qualcuno ha fatto. Abbiamo parlato del nuovo gruppo e dei problemi del Paese e del Mezzogiorno, questioni che gli abbiamo posto e porteremo al nostro congresso”.

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