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Responsabilità civile magistrati. Governo la “restringe”, Forza Italia protesta

di Emiliano Condò |21 Ottobre 2014 18:05

Responsabilità civile magistrati. Governo la “restringe”, Forza Italia protesta

ROMA – Il governo restringe lo spazio per la responsabilità civile dei magistrati  e Forza Italia insorge. Possibile, a questo punto probabile, che per spingere avanti il provvedimento servirà il ricorso al voto di fiducia. 

La modifica arriva nel primo pomeriggio del 21 ottobre quando il governo presenta in Commissione Giustizia al Senato un emendamento in cui cambia e non di poco la questione della responsabilità civile.

L’emendamento prevede una riduzione dei casi in cui è prevista la responsabilità civile. Tutto attraverso i l’eliminazione dell’udienza filtro per l’ammissibilità e i casi in cui è mancata la valutazione del fatto e della prova.

Casi ridotti, insomma, ma bilanciati almeno secondo il Governo dall’aumento delle trattenute sulle buste paga dei magistrati sanzionati. Sempre l’emendamento prevede l’innalzamento  da 1/5 a 1/3 della quota di stipendio dei magistrati che dovrebbe essere trattenuta in caso di responsabilità accertata.

 

Forza Italia protesta e affida il suo primo commento a Lucio Malan. “Il ministro ha appena annunciato la presentazione di un emendamento al testo sulla responsabilità civile dei magistrati che di fatto autorizza le toghe a fare tutto ciò che vogliono”. Secondo i forzisti, l’emendamento voluto dal  ministro Andrea Orlando  “rimette l’intero testo in discussione e peggiora la situazione rispetto a quella attuale”.

“L’emendamento annunciato, per ora, a voce dal governo – prosegue Malan – esclude totalmente dalla responsabilità civile ogni valutazione del fatto e delle prove e anche la valutazione delle norme. Non riesco a immaginare nulla che non si possa escludere da tali previsioni”.

“Forse – sottolinea – qualche residua questione procedurale, ma per il resto, se dovesse passare questa proposta di modifica, non ci sarà più alcun margine alla responsabilità civile dei magistrati. E questo – conclude Malan – alla faccia del referendum e del testo completamente diverso che era stato messo a punto dalla Commissione Giustizia del Senato”.

La replica del ministro Orlando. In materia di responsabilità civile dei magistrati, ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando,  “lavoreremo in modo aperto, tenendo conto delle proposte emerse anche oggi, ma affermeremo la linea del nostro testo di legge, all’interno del quale c’è un equilibrio che migliora l’attuale normativa”.

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