Riccardi: “I cattolici hanno ritrovato il gusto della politica”

ROMA – ''I cattolici, sparsi nei partiti o nella societa', pensano la politica maggiormente insieme. Hanno ritrovato il gusto della politica come servizio al bene comune. Quando tutto non si riduce piu' solo a un 'Berlusconi si'-Berlusconi no', si riappassionano''. Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il ministro per la Cooperazione e l'integrazione Andrea Riccardi che invita i partiti a 'ripensarsi'.

Il ministro si dice ''convinto'' che il governo Monti ''rappresenti un'occasione per il risanamento economico ma anche per il rilancio della politica e per il recupero delle ragioni che tengono insieme il Paese. Il governo non coinvolge i partiti. Valorizza pero' pienamente la vita parlamentare. Insomma, per i partiti c'e' l'opportunita' storica di ripensarsi. Di rifondarsi''. Riccardi non pensa a una nuova Dc, ma afferma che ''potranno esserci maggiori condensazioni di cattolici in qualche area politica''.

E' finito, prosegue, il periodo del ''bipolarismo conflittuale'', quello della ''politica urlata'' e del ''suo divorzio dalla gente comune''. Alle elezioni del 2013, aggiunge, ''le forze politiche dovranno presentarsi come partiti moderni capaci di interpretare l'Italia del XXI secolo''.

Il suo ministero, sottolinea, punta a rilanciare la cooperazione internazionale ma anche a ''ridare identità''' all'Italia. Sui rom, aggiunge, nessun proclama: ''Ho ricordato che i rom in Italia sono 140.000, di cui meta' di nazionalita' italiana. La meta' ha meno di i8 anni. Integrarli non e' impossibile se si parte dalla sanita', dalla scuola. E dalla casa, in un quadro di regole precise. Senza toglier nulla agli italiani, visto che ci sono fondi europei non utilizzati''.

Condanna anche dei sanguinosi attentati in Nigeria contro i cristiani: ''Si deve garantire a tutti, e ai cristiani, sicurezza e libertà religiosa. Se si nega questa liberta', non c'e' pace. L'Italia e l'Europa debbono essere piu' presenti sulla scena di un mondo in cui nessuno ci e' estraneo''.

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