ROMA – Quelli del Pdl ”vogliono solo strumentalizzare: e la cosa che piu’ mi fa schifo del fare politica”, ”ma quei tempi li’ sono finiti”. Poche, secche parole pronunciate negli ovattati saloni del Senato dal ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi, hanno fatto chiudere in bellezza una giornata ad altissima tensione per la maggioranza.
Una polemica nata con una fiammata, attraverso uno scambio di battute con il ministro della Giustizia Paola Severino sulla decisione di Angelino Alfano di disertare il vertice dei segretari con Monti; scambio ‘rubato’ dai giornalisti presenti, che lo stesso Riccardi ha dovuto velocemente spegnere con una precisazione ed aperte scuse al segretario del Pdl.
Ironia della sorte, il tutto e’ avvenuto a pochi passi dal premier Mario Monti e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, riuniti a palazzo Giustiniani per la presentazione di una mostra sui rapporti tra Stato e Chiesa. Un’occasione formale che e’ servita ad un preoccupato presidente per frenare le tensioni che si stanno stratificando sul caso dei due maro’ imprigionati in India e a un altrettanto preoccupato Monti per ascoltare quasi in diretta la precisazione di un altro suo ministro, quello della Giustizia Paola Severino, finita anch’essa nel mirino del Pdl per aver incontrato ieri sera Casini e Bersani alla Camera.
”L’incontro di ieri e’ stato casuale e molto breve”, ha assicurato la Severino ai giornalisti precisando di aver informato subito dopo il segretario del Pdl, Angelino Alfano sia dell’incontro che dei ”contenuti”.
Ma mentre la Severino chiudeva l’incidente le agenzie battevano le frasi rubate di Riccardi. ”Se al Ministro Riccardi facciamo schifo puo’ benissimo prendere definitivamente le distanze da noi dimettendosi”, replicava immediatamente il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. Analoga richiesta da Maurizio Gasparri: ‘Riccardi smentisca le parole inaccettabili attribuitegli stasera o si dimetta”.
Inevitabili, rapide e precise le scuse del fondatore della Comunita’ di sant’Egidio chiudono, almeno parzialmente, il caso. Come conferma lo stesso Gasparri: ”Le scuse sono apprezzabili. Non e’ stata una bella affermazione, sulle dimissioni valuteremo”.