La maggioranza diserta il party dell’ambasciatore Usa: colpa delle rivelazioni di Wikileaks?

Poche auto blu hanno varcato stasera il cancello della residenza dell’ambasciatore americano, David Thorne, per il ricevimento in occasione delle festività natalizie. Un “open house” party a cui erano invitati diversi ministri ed esponenti di primo piano della politica, ma che è stato disertato da più di un esponente della maggioranza.

Uno dei pochi membri del governo presente a Villa Taverna, riferiscono fonti presenti, era il ministro Maurizio Sacconi. Ma pochi altri sono andati dal diplomatico Usa, nonostante l’invito fosse presumibilmente arrivato all’intero governo.

”Credo sia l’effetto Wikileaks”, confida un esponente della maggioranza, secondo il quale diversi nel centrodestra hanno preferito declinare l’invito dopo la pubblicazione di alcuni “cables” inviati a Washington proprio da Thorne, oltre che dal suo predecessore, da parte del sito di Julian Assange.

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