Rifiuti, compromesso con Lega e Regioni. Ok al decreto del governo

ROMA, 30 GIU – Frutto di un acrobatico compromesso, il decreto sull'emergenza rifiuti a Napoli, fortemente voluto da Giorgio Napolitano, e ostacolato in tutti i modi da Umberto Bossi, ha avuto l'ok del governo. Non di tutta la 'squadra', pero', perche' la Lega ha mostrato pollice verso e ha voluto che il no fosse messo a verbale nel consiglio dei ministri e quindi certificato a futura memoria.

Tutti, dunque, hanno motivo per cantare vittoria, ma nulla e' ancora risolto perche' le parti in causa, a cominciare dalle regioni, devono in realta' ancora individuare modalita' e tempi per far rientrare l'emergenza. Passa dunque il decreto voluto dal Cavaliere che ieri ipotizzava una soluzione borderline con l'esame ''fuorisacco'' in Cdm, per non far imbizzarrire troppo il Carroccio che dava segni di grande nervosismo sbarrando le porte del Nord ai camion dei rifiuti del Sud. E anche oggi Bossi mentre percorreva la strada che lo conduceva a palazzo Chigi ha ripetuto che la Lega non intende cedere a quei napoletani che ''non imparano mai la lezione''. Sta di fatto che ora con il decreto i camion della spazzatura possono lasciare la Campania ma non sanno ancora quale direzione prendere. Molto dipendera' dal ''buon cuore'' delle regioni ''riceventi'' che dovranno comunque dare il nulla osta all'operazione. Ma intanto la Conferenza delle regioni ha gia' definito non risolutivo il provvedimento varato oggi (il Cdm peraltro e' stato preceduto da un incontro governo-regioni a palazzo Chigi, anche questo non risolutivo). Il colle per il momento e' stato rassicurato, e, specularmente anche la Lega che infatti dopo aver consumato lo strappo ha tenuto un profilo basso, segno che il messaggio alla base leghista era arrivato e tanto basta.

E se le opposizioni sono partite all'attacco del provvedimento che Pier luigi Bersani ha definito una ''frittata', mentre il suo partito puntava l'indice contro l'''arrangiatevi'' rivolto dal decreto ai napoletani, e' giunta la sorpresa Casini che si e' differenziato dal leader Democratico anche in questa occasione. Il leader dell'Udc ha infatti annunciato che il suo partito votera' a favore del decreto perche' ''non intende giocare allo sfascio''. Una presa di posizione che certo fara' piacere al premier in perenne corteggiamento dei centristi che (se si cristalizzassero queste posizioni) potrebbero rimpiazzare in Parlamento il Carroccio nel voto sul decreto rifiuti.

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