Riforma del lavoro, Fassina: “Fiducia? Voriamo sì comunque, rispettiamo i patti”

ROMA – ''Noi non abbiamo bisogno della fiducia per votare il provvedimento. Questo tema riguarda gli altri partiti. Se qualcuno fara' ostruzionismo o se il Pdl non garantirà il voto dei suoi deputati, tocchera' al governo valutare la situazione''. Cosi' Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, in una intervista al Mattino, nella quale sottolinea che comunque, una volta approvata, sulla riforma del lavoro ''andranno fatti interventi anche rilevanti, temo gia' nella prossima legislatura''.

''Il 28 giugno – spiega – mi sembrava troppo vicino per approvare la riforma del lavoro alla Camera senza modifiche. Ma poi il partito, con Bersani e Franceschini, ha proposto di risolvere il problema chiedendo un impegno preciso sugli esodati. Quindi la prospettiva e' cambiata''.

Per Fassina, vista anche la bocciatura di ieri di Confindustria, ''c'e' stato un difetto nella gestione della riforma da parte del governo nel rapporto con le parti sociali. E anche per questo sarebbe stato importante che il Parlamento, che non e' autoreferenziale, avesse modo di intervenire''.

Sugli esodati, i nuovi numeri dati dal ministro Fornero sono ''un passo avanti, ma ce ne vorranno altri per garantire tutte le lavoratrici e i lavoratori che in base ad accordi individuali o sindacali, hanno accettato di uscire dal lavoro e che oggi rischiano di ritrovarsi senza pensione''.

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