Riforma Gelmini: al Senato l’ostruzionismo del Pd e dell’Idv, ma la “maggioranza è solida”

Alta la tensione al Senato durante il voto sulla riforma Gelmini. Molti senatori del Pd, con la richiesta di parlare “in dissenso” rispetto al gruppo, hanno annunciato in aula che si sarebbero astenuti dal partecipare alla votazione dell’art. 10 del provvedimento. Si è trattato, in sostanza, di un annuncio di ostruzionismo da parte delle opposizioni che cercano così di rallentare l’approvazione della riforma universitaria sulla quale hanno espresso netta contrarietà.

Dopo l’approvazione dell’art. 10, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha convocato la conferenza dei capigruppo. Il senatore del Pd Luigi Zanda, e prima di lui il capogruppo dell’Idv, Felice Belisario, hanno detto di non condividere la decisione del numero uno di Palazzo Madama che deriva probabilmente proprio dall’annunciato ostruzionismo delle opposizioni. “Certamente non siamo aiutati nella conclusione dei lavori, ma la maggioranza è solida. Forse con qualche ora di lavoro in più, il provvedimento sarà approvato” ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, parlando con i giornalisti al Senato.

Mentre a Palazzo Madama il ddl Gelmini è al rush finale, in tutto il Paese migliaia di studenti stanno manifestando contro la riforma. Protesta creativa a Roma, dove il presidente della repubblica Giorgio Napolitano si è detto pronto a incontrare gli studenti. Tensione a Milano. “Mi auguro tutto si svolga senza incidenti gravi” ha detto la Gelmini a proposito degli scontri avvenuti a Palermo. “Faccio un appello a tutti – ha ribadito – serve grande senso di responsabilità. Non c’è bisogno di farsi del male per un ddl. È un diritto manifestare, ma non bisogna mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini, la circolazione del traffico e creare problemi ai commercianti in un periodo particolare come quello natalizio”.

Fa ancora discutere intanto quanto accaduto martedì in Ula durante la votazione degli emendamenti con la leghista Rosi Mauro presidente di turno. Per la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, i fatti e le successive decisioni assunte dalla Giunta per il Regolamento confermano che questo governo e questa maggioranza “stanno costruendo un mostro” nella procedura legislativa. Le opposizioni insistono sulla necessità di modificare il ddl, spiegando che gli articoli 6 e 29 sono in contraddizione fra loro. La Gelmini ha annunciato che la contraddizione verrà sanata in sede di conversione del decreto legge milleproroghe.

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