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Dl carceri, cdm approva: via 3mila detenuti, più servizi sociali e domiciliari

di Maria Elena Perrero |17 Dicembre 2013 20:47

Anna Maria Cancellieri (Foto Lapresse)

ROMA – Decreto legge sulle carceri, il consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto di misure proposte dalla ministra della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. 

VIA DETENUTI – Il decreto prevede una riduzione di 3mila detenuti nelle celle italiane, che si aggiungono ai 4mila tornati in libertà dopo le precedenti misure svuota-carceri.

LIBERAZIONE ANTICIPATA – Tra le altre misure c’è lo sconto di buona condotta per la liberazione anticipata, che passa da 45 giorni a 75 giorni per ogni sei mesi di detenzione. Resta il giudice a decidere. La misura avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge.

AFFIDAMENTO IN PROVA – Viene poi innalzato il tetto di pena da scontare per il quale si può beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali: ora è 3 anni, passerà a 4, ampliando la platea: la stima è che riguardi 1.000-1.500 persone.

 DOMICILIARI – Viene confermata la misura che consente di trascorrere a casa gli ultimi 18 mesi di detenzione, introdotta in maniera temporanea e in scadenza il 31 dicembre. Si è rivelata efficace e ora diventa stabile.

TOSSICODIPENDENTI – Viene modificata la Fini-Giovanardi e arriva il reato di spaccio lieve che prevede pene da 1 a 5 anni e multe da 3 a 26mila euro. Per i tossicodipendenti questo nuovo reato consente il recupero e la cura in comunità.

GARANTE NAZIONALE DEI DETENUTI – Il decreto carceri istituisce il “garante nazionale dei diritti dei detenuti e dei soggetti sottoposti a misure restrittive”, un organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.

BRACCIALETTO ELETTRONICO – Viene ampliata l’adozione di questo strumento per i domiciliari. I magistrati saranno obbligati a stendere delle motivazioni quando non lo adottano. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso.

ESPULSIONE EXTRACOMUNITARI – Le procedure di identificazione partiranno subito dopo la carcerazione e verrà potenziata l’espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. La platea potenziale è molto alta, teoricamente 4mila persone, ma il dato va calato nel concreto.

 

 

 

 

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