Riforma P.A.: Raffaele Cantone potrà punire le aziende che rubano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2014 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA
Raffaele Cantone

Raffaele Cantone

ROMA – A Raffaele Cantone, ovvero all’Autorità Anticorruzione, andranno il potere di controllare i contratti pubblici e il potere di sanzionare le aziende che rubano pubblici denari. E’ quello che si legge nella bozza del testo che riforma la Pubblica amministrazione, venerdì in Consiglio dei ministri.

Nella bozza si legge che il presidente dell’Autorità Anticorruzione, oggi Raffaele Cantone, “è nominato Commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici“: entro fine anno dovrà presentare un piano in base al quale passa all’Anticorruzione la vigilanza sui contratti: entro il 31 dicembre 2014 “il Commissario straordinario presenta al presidente del Consiglio dei ministri un piano per la soppressione dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici” e l’attribuzione di nuove funzioni all’Anticorruzione sul controllo dei contratti pubblici. All’Anticorruzione va dunque il potere di controllare gli appalti pubblici con lo scopo di prevenire e far emergere episodi di corruzione: in pratica quella delicatissima filiera dalla quale, il caso Expo lo dimostra, vengono sottratti milioni di euro di soldi pubblici. Nel testo delle nuove funzioni dell’Autorità si legge:

“Inoltre, si dovrà concentrare sui compiti di trasparenza e prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni e a questo fine le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance degli enti vengono trasferite al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio”.

Cambiano anche i processi e il modo di presentare ricorso nei casi di contese su appalti pubblici:

“Udienza fissata d’ufficio  – si legge ancora nella bozza – entro 30 giorni dalla scadenza del termine per la costituzione delle parti e sentenza in forma semplificata nei processi di fronte ai giudici amministrativi in materia di appalti pubblici. Lo prevede la bozza di dl sulla P.a. tra le misure per accelerare i procedimenti. Resta ferma la possibilità di una definizione immediata nell’udienza cautelare se ci sono i presupposti. Viene inoltre fatto obbligo di contenere le dimensioni dei ricorsi e degli atti difensivi in base a limiti che saranno fissati con decreto del Presidente del Consiglio”. Insomma, iter più rapido e soprattutto limiti ai ricorsi, ovvero quello che di solito blocca anche per anni molte opere pubbliche in attesa delle sentenze dei giudici.