Riforma PA: permessi sindacali dimezzati, mobilità obbligatoria 50 km. Le misure

Riforma PA: permessi sindacali dimezzati, mobilità obbligatoria 50 km. Le misure
Il premier Matteo Renzi e il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia

ROMA – Permessi sindacali dimezzati, mobilità obbligatoria a 50 km, dirigenti licenziabili. E ancora: abolizione del trattenimento in servizio e razionalizzazione dell’organico. Queste le principali misure contenute nel decreto approvato in Consiglio dei Ministri che riforma la Pa, targato Renzi-Madia.

Ecco una sintesi di come cambierà la Pubblica amministrazione:

RICAMBIO GENERAZIONALE. L’istituto viene abolito da fine ottobre. Ma per i magistrati ordinari, amministrativi e contabili in “funzioni direttive o semidirettive” o dirigenziali, over70, “viene fatto salvo fino al 31 dicembre 2015”. Questo darà spazio al ricambio generazionale permettendo di creare almeno 15 mila posti.

MOBILITA’ OBBLIGATORIA FINO A 50 KM. Sarà obbligatoria fino a 50 chilometri, ma il ministro Madia si è impegnata a dare garanzie sullo stipendio del lavoratore, assicurando l’approvazione delle tabelle di equiparazione, che consentono di capire lo stipendio e la qualifica che si mantengono dopo il trasferimento. Un’accelerazione sarà anche impressa alla mobilità volontaria, ora anche senza nulla osta dell’amministrazione che deve cedere il dipendente, se quest’ultimo vuole andare in un’amministrazione che ha una carenza d’organico maggiore.

DIRIGENTI A TERMINE. Viene confermato il ruolo unico per i dirigenti (non esiste più la divisione per fasce). Se rimangono privi di incarico per un certo periodo saranno “di fatto licenziati”.

ASSUNZIONE VINCITORI CONCORSI, POI NUOVI BANDI. Nessun nuovo concorso se prima non vengono assunti tutti i vincitori dei precedenti bandi.

DISTACCHI E PERMESSI SINDACALI -50%. Saranno dimezzati dal primo agosto.

VIA ANCHE MEDICI E PROF CON REQUISITI ANZIANITA. La Pa potrà mandare a riposo i lavoratori che hanno i requisiti per la pensione anticipata (nel 2014 42 anni e 6 mesi di servizio per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne) anche se non avranno ancora l’età della pensione di vecchiaia inclusi i professori universitari, i dirigenti medici responsabili di struttura complessa e il personale delle Autorità indipendenti.

TAGLIO DIRITTI CAMERALI. Vengono ridotti del 50% i diritti annuali che le imprese pagano alle Camere di commercio.

GIU’ DA 75 A 10% SPESE LEGALI AVVOCATI STATO. Per gli avvocati dello Stato viene ridotta la percentuale sulle spese legali, che è del 75%, e cala al 10%.

SEMPLIFICAZIONI E PIN UNICO. Arriva l’identità digitale, dal 2015 ogni cittadino avrà un Pin unico per accedere da casa a tutti i servizi della Pa. Semplificazioni anche per i malati cronici o disabili permanenti, con la riduzione del numero dei certificati richiesti.

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