ROMA – Via libera al disegno di legge “La buona scuola”. Dopo una serie di rinvii il governo, nel pomeriggio di venerdì 12 marzo ha dato via libera al provvedimento che prevede, tra le varie misure, la stabilizzazione di oltre 100mila precari. Renzi la illustra con 10 slide: una per ogni punto saliente della sua riforma.
Non ci sono, come da anticipazioni della vigilia, gli scatti retributivi dei prof in base al merito. Restano quelli classici, basati sull’anzianità. E c’è uno stanziamento da 200 milioni per dare dei bonus ai professori che li meritano. A decidere a chi andranno saranno i presidi.
Ci sono, ma per una platea più ristretta di quanto ipotizzato in origine, gli incentivi per le scuole paritarie. E via libera anche per i presidi che potranno effettuare la “chiamata diretta” degli insegnanti tra quelli presenti in un albo.
PIU’ POTERE AI PRESIDI. Novità quest’ultima, che piace particolarmente al premier Renzi che la annuncia quasi subito in conferenza stampa:
“Il preside sceglierà gli insegnanti dentro un albo, là dove c’è spazio che si libera. Il preside sceglie dentro l’albo dei docenti e individua la persona più adatta senza automatismi“.
ASSUNZIONE DEI 100MILA PRECARI. Arriva con il disegno di legge un numero chiaro sui precari da assumere. Renzi ha chiarito che il ddl prevede “l’assunzione di 100mila precari. C’è l’intenzione di sanare una ferita di 20 anni di promesse verso il corpo docente”. “Abbiamo fatto le nostre scelte inseriamo in questa categoria chi è dentro le graduatorie ad esaurimento. Non chi, anche se dispiace dirlo, sta dentro le graduatorie di istituto. L’assunzione di 100mila precari viene alla fine di questo percorso. Non è l’inizio”.
SGRAVI ALLE PARITARIE. Nel ddl sulla scuola approvato oggi “sono confermati” gli sgravi per le paritarie, “fino alle medie, le secondarie di primo livello”. Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il ministro Stefania Giannini sottolinea anche la presenza del 5 per mille e dello School bonus “per chi intenda investire sulle scuole”.
CARTA DEI PROFESSORI. Tra le altre novità previste alla vigilia c’è la cosiddetta Carta dei Prof: un piccolo plafond da 500 euro l’anno da spendere esclusivamente per le attività culturali: dal libro al teatro. “Per la carta del prof – spiega Renzi – abbiamo deciso 500 euro per le spese culturali, ogni anno un professore potrà spendere 500 euro solo per spese di natura culturale, un libro per approfondire o andare a teatro”.
NO CLASSI POLLAIO. Da Renzi poi arriva un secco no alle classi pollaio: “La scelta dell’organico funzionale porta a superare il meccanismo delle classi pollaio”.
ADDIO SUPPLENTI. “Non ci saranno più i supplenti”, spiega il premier Renzi aggiungendo che il “primo anno sarà di transizione”: la figura del supplente sparirà “per quasi tutte le classi di concorso già dal primo settembre 2015, ma non per tutte perché le graduatorie a esaurimento non coprono tutte le classi di concorso”. “Il meccanismo è tale per cui ogni scuola, entro una determinata data, farà un piano strategico della scuola che includa offerta formativa e fabbisogno”. Dopo la presentazione del piano, che sarà “verificato dagli uffici competenti del ministero, ciascun preside avrà a disposizione un tot di insegnanti, non solo per le cattedre, ma anche per lavorare a singoli progetti, come un progetto europeo o per l’alternanza tra scuola e lavoro. E’ un meccanismo – sottolinea – in cui la squadra dei prof che gestisce la scuola va oltre il numero delle cattedre e il preside come un allenatore, avrà la possibilità di individuare chi mettere in cattedra a inizio anno ma nel momento in cui qualcuno si ammala o un’insegnante resta incinta e aspetta un bambino, non si va alla graduatoria provinciale ma all’interno dell’organico funzionale: si supera questo meccanismo”.
SCATTI E MERITO. Renzi nega che non ci saranno scatti retributivi dei prof “Abbiamo scelto di mantenere gli scatti di anzianità per i professori, ma con una cifra aggiuntiva sul merito. Le modalità su cui ciascuna scuola premierà saranno decise dal preside”. Lo ha spiegato Renzi, aggiungendo che sono stati messi in campo 200 milioni dal 2016.
ONLINE I CURRICULUM DEI PROFESSORI. Le scuole metteranno on line i curricula dei professori e i bilanci delle scuole. Lo ha detto il premier Renzi aggiungendo che “non bisogna aver paura della trasparenza”.
DOPO LE GRADUATORIE ASSUNZIONE SOLO PER CONCORSO. Renzi annuncia: “Esaurite le graduatorie ad esaurimento si fanno i concorsi: chi vince entra, chi perde sta a casa. Basta con la vergognosa attività di utilizzo strumentale delle qualità dei candidati. E’ una rivoluzione strepitosa”.
SCUOLA MATERNA, NO ASSUNZIONI. Gli insegnanti di scuola materna, per ora, non rientrano nel piano. Renzi spiega che la questione, fermo restando l’impegno ad assumerli, verrà affrontata in un secondo momento: “Abbiamo escluso dalle assunzioni solo una categoria, quella degli insegnanti della materna. Sono tanti, circa 23 mila persone. Fare questo tipo di assunzione senza aver chiarito con i comuni la strategia sulle materne sarebbe stato un controsenso. Manteniamo l’impegno ad assumerli, ma lo inseriamo nella delega e avranno un anno di tempo con il progetto 0-6”.
STAGE PER SCUOLE SUPERIORI E LICEI. Sono previste 400 ore di stage per gli studenti del triennio degli istituti Superiori e 200 per gli indirizzi liceali. Lo ha confermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
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