Riforma Università: via “performance”, dentro “risultati”. La lingua italiana mette d’accordo maggioranza e opposizione

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Francesco Rutelli

Una disputa linguistica dal sapore autarchico nell’Aula del Senato. I senatori erano impegnati nell’esame del ddl Gelmini sulla riforma dell’Università quando si sono ritrovati a votare un emendamento di Francesco Rutelli con cui si suggerisce di sostituire il termine ”performance” con ”risultati”. Ciò allo scopo di valorizzare un termine della lingua italiana troppo cedevole, secondo Rutelli, a termini ed espressioni di altre lingue.

La questione è stata accolta dal capogruppo del PdL Maurizio Gasparri, che ha annunciato il voto favorevole del gruppo sull’emendamento. La senatrice del Gruppo Misto Luciana Sbarbati non si è detta contraria, salvo precisare che la traduzione del termine ”performance” è più adeguata con l’italiano “abilità”.

Ha tagliato corto il senatore del Pd Massimo Livi Bacci: “Non stiamo riscrivendo il vocabolario della lingua italiana”, è stato il suo richiamo all’Aula. Alla fine è passato l’emendamento del senatore Rutelli senza che nessuno abbia demonizzato l’uso di “anglicismi” e “forestierismi”, come accadde nel Ventennio.

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