Berlusconi: “Sistema alla francese? Troppo costoso e complicato”

Silvio Berlusconi

Doppio turno alla francese? A Silvio Berlusconi sembrerebbe proprio non piacere. In questi giorni, discutendo con i suoi collaboratori di riforme istituzionali, il premier ha ribadito la sua contrarietà al sistema elettorale in vigore in Francia, caldeggiato oggi da Gianfranco Fini. Un modello che per il Cavaliere ha due controindicazioni: la prima è la complessità, visto che comporta il ritorno degli elettori alle urne dopo pochi giorni dal primo voto. La seconda pecca è il costo delle operazioni di voto che ne risulta raddoppiato.

Due motivi che, secondo il leader del centrodestra, rendono inviso il doppio turno agli stessi elettori di centrodestra. E il rischio è che la sua introduzione alimenti l’astensionismo. Salvo improvvisi cambi di rotta, quindi, è difficile che il premier appoggi l’ipotesi avanzata dal presidente della Camera.

Del resto, prima del voto, sul tema della legge elettorale il Cavaliere era stato chiaro: l’attuale sistema è perfettibile, ma nel complesso ha funzionato bene, ha ripetuto nei giorni della campagna elettorale.

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