Riforme, Frattini: "Anche la Lega vuole il premio di maggioranza nella Costituzione"

ROMA, 23 LUG – Nel Consiglio dei ministri ''proprio Calderoli ha fatto notare che con un premio di maggioranza si evita l'instabilita', dando forza costituzionale al gruppo che vince le elezioni. Dunque non solo la Lega e' consapevole, ma porta il merito di quella proposta''. E' quanto afferma il ministro degli Esteri Franco Frattini in merito alla riforma istituzionale presentata dal governo, in cui si costituzionalizza il premio di maggioranza.

Intervistato dalla Stampa, Frattini non esclude che ci possa essere un cambio di regime nella Lega. ''Puo' darsi di si''', afferma, ma rassicura sulla compattezza del Carroccio e sulla solidita' dell'alleanza con il Pdl. ''Assente Bossi, sia Calderoli che Maroni hanno parlato all'unisono in materia di riforme e andamento del governo'', racconta. ''E del resto io ho un test preciso dei rapporti con la Lega: ha vivacemente contrastato l'intervento in Libia, ma ieri Maroni ha ricevuto, esattamente come me, il vicepremier di Bengasi Al Isawi per discutere di immigrazione''.

Sulla coesione auspicata da Napolitano, ''tutto sara' piu' facile quando il Pdl potra' essere un vero pungolo per il governo, quando potra' dire parole forti e coraggiose per la crescita dell'Italia'', sostiene Frattini. ''Poi magari il governo non accogliera' tutte le proposte, ma fara' comunque opera di mediazione. Per questo – prosegue – e' importante anche la Costituente Popolare: e' in quella sede che discuteremo di famiglia, solidarieta', crescita, anziani, giovani''.

Il Pdl, conclude il ministro, ''ha l'obbligo di indicare la via al governo, di mettere in moto una dinamica virtuosa. Dicendo, per esempio, che le Province vanno abolite. Non farlo e' stato un errore. Occorre dare un segnale, anche andando avanti col ddl anticorruzione, per non darla vinta a chi e' antisistema''.

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