I due no di Bossi: “Lasciamo stare i rastrellamenti ed anche la Protezione Civile Spa”

Pubblicato il 15 Febbraio 2010 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi ha due vedute differenti: nella prima è daccordo con le parole del ministro dell’Interno Roberto Maroni e sulla situazione immigrati si dice contrario ai rastellamenti. Nella seconda invece non sposa assolutamente la linea sul provvedimento sulla Protezione Civile che diventa Spa.

«I rastrellamenti lasciamoli stare avete presente cosa sono stati gli anni scorsi? Sono arrivate montagne di immigrati, non è possibile continuare così». Il leader del carroccio Umberto Bossi, a Pavia per l’inaugurazione del Cnao, non è favorevole all’idea di andare a prelevare i clandestini “casa per casa”, lanciata da alcuni esponenti del suo partito dopo le violenze di sabato in viale Padova a Milano, scoppiate in seguito all’omicidio di un egiziano. Boccia dunque l’idea del collega di partito Salvini e si allinea alla posizione di Maroni che dopo la rivolta degli immigrati a Milano ha escluso l’ipotesi.

«Anche io critico la sinistra – afferma il Senatur – che ha fatto arrivare immigrati senza che questi abbiano una casa e poi sono nati i quartieri ghetto. Se ha ragione Bersani vincerà  le elezioni, se ha torto le perderà».

«Abbiamo una bella Protezione civile con migliaia di persone. Non deve diventare una Spa, non deve sparire». Bossi ha poi aggiunto: «Ci starei molto cauto a fare certe scelte. Tremonti già tempo fa aveva avvisato di non andare in quella direzione e aveva ragione perché in quel modo non hai nessun controllo e poi nascono i pasticci. In politica i controlli ci devono essere».