GENOVA – “I marò sono nel mio cuore e nel cuore di tutti gli italiani”. Questa la prima missione che il neo ministro della difesa Roberta Pinotti, ha intenzione di assegnarsi: “Dobbiamo con forza riportarli a casa“, ha aggiunto perché la loro è “una situazione ingiusta”.
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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti in India perché accusati di aver ucciso due pescatori, sottolinea il ministro in pectore, sono militari italiani in servizio all’estero e sono detenuti “ingiustamente” in un altro paese. “Tutti i militari possono compiere errori ma esiste la giustizia militare italiana. Non possono essere accusati di terrorismo e non devono essere giudicati in un altro Paese”, ha precisato.
Pinotti, prima donna alla guida del dicastero della Difesa, ha poi aggiunto:
“Sento con grande forza la responsabilità che il presidente del Consiglio Matteo Renzi mi ha affidato. Metterò tutte le mie energie a disposizione della fiducia che mi è stata accordata e della grande sfida che ho di fronte”.
E assicurando il suo massimo impegno, osserva:
“Non ci sono frontiere che le donne non possono superare. La Difesa – ha proseguito – finora in Italia è stato un mondo maschile mentre in altri paesi europei si sono avvicendati ministri della difesa donna”.
Il neo ministro ha ricordato di avere fatto un percorso “unico”, come prima donna chiamata a presiedere la Commissione Difesa della Camera, come sottosegretario alla Difesa e ora come titolare del dicastero.
“In questo mondo ho trovato un rispetto delle competenze. Mi ci sono avvicinata studiando e questo ha contribuito alla mia credibilità”, ha osservato sottolineando che sono molti i dossier caldi come quello delle dismissioni delle aree militari. “Da fare ce n’è”, ha concluso.