MILANO – Roberto Bossi, il figlio minore del leader della Lega Nord, è stato condannato dal giudice di pace di Gavirate (Varese) per ingiuria e lesioni perché avrebbe insultato un militante di Rifondazione Comunista che stava attaccando manifesti elettorali nel Varesotto, lanciandogli contro, assieme ad un altro giovane, anche un palloncino “gavettone” con dentro candeggina. Lo ha reso noto il legale dell’esponente di Rc, l’avvocato Massimiliano D’Alessio. Il figlio del leader del Carroccio dovra’ versare un risarcimento di 1400 euro.
Roberto Bossi, 21 anni, doveva rispondere di ingiuria ”per avere offeso il decoro e l’onore di Schiesaro Luigi”, militante di Rc, ”proferendo nei suoi confronti la seguente frase: ”eccolo li’ il bastardo” e di lesioni ”per aver procurato lesioni” all’uomo di 49 anni ”guaribili in 7 giorni come da referto agli atti”.
L’episodio – come ricostruito dall’avvocato D’Alessio del Foro di Milano, che assisteva Schiesaro assieme alla collega Martina Bianchi – risale al marzo 2010. Schiesaro e altri militanti di Rifondazione stavano attaccando manifesti in alcuni spazi elettorali a Laveno Mombello, in via Garibaldi, alla vigilia delle elezioni amministrative, quando Roberto Bossi e un altro giovane (anche lui condannato) sono passati in zona a bordo di un’auto li hanno insultati e hanno lanciato alcuni ‘gavettoni’ con dentro candeggina. Uno di questi ha colpito Schiesaro provocandogli una irritazione al volto. Il giudice di pace, come ha spiegato l’avvocato D’Alessio, ha ascoltato diversi testi nel corso del procedimento e ha riconosciuto un risarcimento di 1.400 euro in totale a favore del militante di Rc.