Lega, ora gli uomini di Bossi puntano a isolare Maroni

Pubblicato il 12 Ottobre 2011 - 09:33 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi e Roberto Maroni (Foto Lapresse)

ROMA – Isolare, neutralizzare Roberto Maroni, è questa la richiesta degli uomini di Bossi al leader leghista. Che minimizza l’ “incidente tecnico”, il “piccolo infortunio” accaduto martedì alla Camera. Ma sull’episodio Umberto Bossi è pronto a giustificare Tremonti (“Aveva una riunione”), ma non Maroni. Dopo che la maggioranza è andata sotto nella votazione del Rendiconto di bilancio l’aria si fa pesante proprio all’interno della Lega, dove il fronte si fa sempre più frammentato.

Se dopo l’incidente gli uomini di Bossi minimizzavano, quelli di Maroni scalpitavano. “Andare avanti con Berlusconi è sempre più difficile”, dicevano in molti in serata secondo Repubblica. Non solo. Secondo il quotidiano, i deputati vicini a Maroni erano pronti a ricevere il via libera per mandare sotto il governo, magari nei voti segreti sulle intercettazioni. Ma è stato lo stesso ministro dell’Interno a bloccare tutto: niente gesti eclatanti, basta non muovere un dito, stare fermi e il governo potrebbe cadere lo stesso magari per mano di Pisanu o Scajola.

Ma ora, dopo il passo falso di martedì, le cose sono cambiate. Non solo per la diversa linea dei maroniani, ma perché tra gli assenti figurava proprio il titolare dell’Interno, ufficialmente in missione. I più agguerriti contro di lui sono Rosy Mauro, Roberto Reguzzoni, la moglie di Bossi. Il cosiddetto “cerchio magico” insomma. Cosa fare dunque, espellerlo? Ma se Maroni non è facile da mandar via (il partito dovrebbe votare la cacciata di uno dei fondatori del movimento, cosa non facile) almeno si faccia da parte Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega in Lombardia. Almeno così si libera un posto in una Regione chiave. Dopo Varese, sarebbe pronta una mossa di Bossi per piazzare uno dei suoi.